BRUSCIANO. Ha percorso 2400 km in biciletta, partendo dall’Inghilterra per raggiungere il traguardo di Brusciano, festeggiata Chiara Braccolino.

BRUSCIANO . E’ stata accolta dal sindaco e dalla famiglia, dopo aver percorso 2400 km in bicicletta. Chiara Braccolino era partita il 17 maggio 2023 a Grasmere nel Lake District, la Regione dei Laghi del Regno Unito, per arrivare a casa dopo 53 giorni. Accolta sotto la casa comunale, dai genitori Domenico e mamma Gina Terracciano, oltre che da altri parenti, ha ricevuto il plauso del sindaco Giacomo Romano ed altri amministratori. Chiara non è nuova ad imprese del genere, nel 2019, ha percorso in 33 giorni, a piedi, la Francigena da Aosta a Roma. Ancora in 5 giorni la tratta da Bologna a Firenze. Bruscianese, 29 anni, quarta figlia, dopo Giuseppe, Genny e Francesco, , è partita il 17 maggio 2023, senza dire niente ai genitori fino all’ultima settimana prima della partenza, ed ha voluto celebrare così il decennio inglese di vita e lavoro iniziato a Canterbury nel 2013. Da diplomata in Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, non ha mai dimenticato la prima cosa detta da un docente nella prima ora del primo giorno del primo anno di scuola al “Manlio Rossi Doria” di Avellino: «Considerata la scelta che avete fatto per questo indirizzo, appena tornati a casa incominciate e preparare la valigia». Un viaggio…nell’ottica dell’economia circolare: “per dare una seconda vita agli oggetti e senza spendere troppo”. Una bicicletta da passeggio usata, acquistata da una famiglia per 40 sterline; due ruote nuove, con acquisto e montaggio compreso, per 100 sterline; la sella, delle migliori, della Brooks, comprata da un privato tramite FB per 80 sterline; la tenda anch’essa usata, per 60 sterline; caschetto protettivo, 30 sterline; 2 borse posteriori, 50 sterline; quella anteriore 20 sterline; segnalatore ottico di 800 lumen, regalatole dal collega sommelier, Michal. Sulla targhetta posteriore della bicicletta si legge “Home To Home-Grasmere Uk-Brusciano It” sono riportati i segni cromatici dello Stemma del Regno delle Due Sicilie così motivati: «Nel Regno Unito a chi mi indicava come Italiana precisavo di essere Napoletana. Per questo ho messo nella targa posteriore lo Stemma Borbonico». Ad Antonio Castaldo che chiede di ragguagli tecnici e manutentivi per i 53 giorni di percorso pedalato, in Inghilterra alla media giornaliera di 25-30 chilometri; in Francia con 60 km; in Svizzera con 80 km e in Italia con 100 chilometri al giorno, con la sua bicicletta denominata “Valentina” che in tutto il viaggio ha subito soltanto tre forature: «la prima al secondo giorno dalla partenza, la seconda in Francia e la terza ed ultima in Italia a Piacenza». Tra gli episodi Chiara racconta “quanto avvenuto nel piccolo Comune di Corbeny, di nemmeno 800 abitanti del dipartimento dell’Aisne, regione dell’Alta Francia, dove fece tappa, Giovanna d’Arco, il 22 luglio del 1429.. Qui Chiara si accorge di non avere più il marsupio con i soldi, card e documenti, forse smarrito o sottratto da qualcuno. E’ il 13 giugno del 2023, a Brusciano si festeggia Sant’Antonio di Padova e Chiara è nella disperazione perché ciò grava su uno stato d’animo già preso da sconforto, solitudine, demotivazione e dalla freddezza dei contatti riscontrata nell’attraversamento della Francia. Ma ecco una luce, l’incontro con la gentile e generosa Stéphanie Grenier bibliotecaria di Corbeny, l’unica a parlare inglese, la quale aiuta Carla nello scrivere e pubblicare un avviso. Non solo, ospita la ciclista bruscianese a casa sua facendola poi dormire nella stanza della figlia spostata altrove, nonostante quest’ultima all’indomani avrebbe dovuto affrontare l’esame di maturità. Poi giunge la positiva notizia del ritrovamento, da parte di un cittadino che lo ha consegnato alla Gendarmerie, del marsupio, senza i soldi ma con tutti i documenti a posto. Il centro è a 10 chilometri di distanza e viene raggiunto da Chiara con la macchina di Stéphanie. E dunque, tutto è bene ciò che finisce bene. A Rimini, incontra invece il pugliese Raffaele con Antonella ed altri in festeggiamento e persino una donna cubana che dice di essere stata una volta a Brusciano per la Festa dei Gigli. In un punto della costa molisana, fra tanti camperisti, Chiara, unica in bici e con la tenda, viene avvicinata da due coniugi, Luciano ed Elena, ed invitata a mangiare una specialità di Termoli: Zuppa di Pesce e Spaghetti conditi con quel sugo. A tavola si ritrova con altri ospiti, i napoletani Mario e Susy, e l’unico del luogo, Tiziano, provetto cuoco della serata.Chiara è convinta: «La gente è buona e non importa se gli altri hanno stili di vita diversi. Nella vita bisogna lasciare aperte finestrelle per l’incontro con gli altri. Il viaggio lento ti regala la possibilità di stare in contatto con le persone, non ci sono malintenzionati».

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