Bradisismo. Ministro Musumeci: “in 60 giorni faremo ciò che non è stato fatto in 60 anni”. Borrelli (AVS): “se era così facile e rapido intervenire perché per anni non si è agito nonostante le nostre innumerevoli richieste? Chi è rimasto fermo ne risponda nelle sedi opportune”.

13 Ottobre 202313 Ottobre 2023 Redazione Vita Web TV

POZZUOLI. “Rispetto alla prima bozza c’è stata una riduzione del tempo a disposizione, da 90 giorni si è passati a 60. Faremo in 60 giorni quello che non si è fatto in 60 anni”. Lo ha detto il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, parlando al termine della riunione tecnico-operativa sulla situazione del bradisismo nei Campi Flegrei, nel corso della quale sono stati indicati i tempi per la definizione del piano speditivo per gli effetti del bradisismo. “E’ emerso come negli ultimi decenni le iniziative preventive previste dal piano del 1984 non siano state per buona parte realizzate. Anche qui – ha aggiunto Musumeci – bisogna correre per realizzare le infrastrutture a suo tempo immaginate. “Il Ministro Musumeci ha confermato quello che spesso in completa solitudine dico da anni – spiega il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli già assessore alla Protezione in provincia di Napoli tra il 2004 e il 2009 – e cioè che si è fatto poco e niente soprattutto a causa della scarsa volontà della Protezione Civile nazionale con cui ho avuto scontri pubblici per anni sulla mancata realizzazione e attuazione dei piani di evacuazione ed esercitazioni. Negli anni i vertici che si sono succeduti hanno preferito rinviare il problema buttando la palla in avanti per evitare interventi impopolari come gli abbattimenti di abusi, opere pubbliche mai completate e gli interventi strutturali per rendere fruibili le vie di fuga. Si è preferito pagare un numero imprecisato e impressionante di consulenti il cui lavoro è ai più ignoto. Sottolineo infine che da diversi mesi giace un provvedimento votato a unanimità dal parlamento e con parere positivo del governo su mia proposta per avviare lavori di messa in sicurezza degli edifici privati in zona rossa. Purtroppo nonostante le numerose richieste non è mai arrivato il finanziamento. Adesso si parla di una super accelerazione e di fare 60 giorni ciò che non è stato fatto in 60 anni. Se effettivamente ci vorranno solo 2 mesi per fare quello che non è stato fatto in oltre mezzo secolo credo che tutti i vertici della protezione civile nazionale che si sono succeduti fino ad oggi dovranno trarne le conseguenze. Onestamente credo sia difficile fare tutto in 60 giorni mentre ritengo realistico che i piani siano rimasti fermi soprattutto a causa di pastoie burocratiche amministrative e di notevole negligenza da parte di diversi dirigenti e funzionari pubblici che mi auguro rispondano dei loro comportamenti nelle sedi opportune”. COMUNICATO STAMPA

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