BENEVENTO. Strade groviera, l’associazione nazionale “Aslimitaly” invia un esposto in Procura.

E chiede “opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza di specifici” sullo “stato pietoso in cui verte la Strada Statale ‘Via Forche Caudine’, una strada percorsa da un migliaio di persone al giorno.

La Strada Benevento- Caianello altra strada a grande percorribilità con buche enormi, molo pericolose per la viabilità. Tutta la rete stradale della Valle Caudina” e chiede un intervento radicale. Con la sostituzione dei “sotto servizi, cunette laterali, impalcato e manto stradale. Non sono più sufficienti quei pochi e sporadici interventi dell’ANAS, nelle tratte nevralgiche. La statale collega tutta la Campania: da Caserta a Benevento, da Napoli a Caserta, da Caserta ad Avellino, da Caserta a Salerno. Non la si può ignorare per sempre. Non si può intervenire sulle parti di pertinenza dei singoli comuni, perché non esistono fondi abbastanza cospicui per la manutenzione radicale di cui le zone necessitano. Ci sono progetti approvati, addirittura fondi straordinari messi a disposizione dalla Regione Campania, un computo metrico di massima sui lavori urgenti già formulato dall’ Anas per un importo minimo di 600 mila euro, per quale motivo non viene istruito un tavolo tecnico che preveda tutte le rappresentanze istituzionali dei territori interessati? Amministrazioni comunali, provinciali, regione e Anas, per l’appunto. Pongo l’attenzione per un momento sulla località Maddaloni, più precisamente i così detti ‘Giardinetti’. Quello rappresenta un ‘quadrivio della morte’. Lo scorso 12 ottobre addirittura due auto hanno impattato, ed una delle due, per il forte urto, è uscita fuori strada a ridosso dei cartelloni pubblicitari. Se dovessimo, poi, quantificare economicamente i danni fatti ai pneumatici dei più svariati mal capitati, non smetteremmo di addizionare, da qui all’infinito. Le stesse forze dell’ordine perdono ormai più tempo a sostituire i pneumatici o a soccorrere le auto in panne per il suddetto motivo, che a fare il proprio dovere di vigilanza per la sicurezza pubblica. Intanto però se il bollo auto non viene pagato, è facile incorrere in un fermo amministrativo. Cito: ‘La tassa automobilistica (o anche detto “bollo auto”) dal 1983 è una tassa di possesso e tutti coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari, locatari utilizzatori (in caso di leasing) del veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) sono tenuti al pagamento della tassa alla Regione in cui hanno la residenza’. Il bollo auto, o tassa automobilistica, è già incostituzionale come istituzione. Pagare una tassa di possesso su una cosa che noi stessi già possediamo.Ma è incostituzionale pretendere una tassa per percorrere strade dissestate, ridotte ad una mulattiera, percorribili ad oggi, solo con un trattore” conclude il presidente dell’associazione Alessandro Fucci in rappresentanza di almeno 1000 persone che aderiscono a Aslimitaly, Associazione Nazionale Liberi imprenditori. “Imprenditori nel campo degli autotrasporti che si vedono ridotti a parcheggiare i propri mezzi, per non incorrere nell’ennesima bucatura, e nell’ennesima richiesta di risarcimento danno, mai presa in considerazione. Un pneumatico di un bilico, non è proprio il pneumatico di un’auto”.