BAGNOLI IRPINO. LA CAMPANIA OSPITERÁ IL CONVEGNO NAZIONALE DAL TITOLO “COSTRUIRE E RECUPERARE. PATRIMONIO EDILIZIO E INFRASTRUTTURALE: RIQUALIFICARE PER DARE SICUREZZA”.

Prevenzione Sismica ed Idrogeologica, Restyling e recupero dei Beni Architettonici, Sicurezza e Costruzioni Sostenibili: i temi del convegno in programma il 21 e 22 settembre a Bagnoli Irpino

BAGNOLI IRPINO. La Campania è stata individuata come location del Convegno Nazionale che si terrà il 21 e 22 Settembre a Bagnoli Irpino (Avellino, presso Contrada Rosole 13). Un confronto tra esperti del settore riconosciuti in ambito nazionale che si propone di affrontare tematiche cruciali legate alla sicurezza sismica, al recupero e alla riqualificazione del patrimonio edilizio e infrastrutturale, argomenti di fondamentale importanza per la protezione delle vite umane e per il futuro del nostro territorio.
Nel corso della due giorni, saranno condivise le conoscenze e le best practices sulle nuove metodologie edilizie. Finalità è sensibilizzare alla necessità di investire nella sicurezza e nella sostenibilità delle nostre costruzioni. Il programma del convegno include sessioni di discussione, workshop interattivi e relazioni da parte degli esperti. Saranno trattati argomenti come la progettazione sismica, il restauro conservativo, la gestione del rischio sismico, le tecnologie innovative per il recupero edilizio e molto altro ancora. Grande novità dell’edizione 2023 è il partenariato che vede insieme diversi Ordini professionali e specialisti del settore, per realizzare una rete di sistema.
“L’esigenza di ammodernare ed efficientare le infrastrutture, i servizi e la mobilità delle nostre città, passa da una nuova strategia di concepire l’area urbana – sottolinea il Presidente dei dottori agronomi e dei dottori Forestali di Avellino, Francesco Castelluccio – Il moderno processo di rigenerazione urbana non può prescindere dagli interventi di recupero incentrati sulla limitazione del consumo di suolo a tutela della sostenibilità ambientale. L’approccio razionale alle nuove costruzioni, unito ad una politica forte di recupero e riqualificazione delle aree urbane già esistenti, mediante l’impiego di materiali eco-compatibili rappresentano la chiave giusta per aprire le porte alla transizione ecologica e agli importanti servizi ecosistemici. Rigenerare permette di riappropriarsi degli spazi urbani e di elevare la qualità della vita nella sfera sociale economica ed ambientale. In questo importante processo la figura dell’agronomo in simbiosi con le altre figure professionali è fondamentale per perseguire questi importanti obiettivi”.

NUOVA VISIONE DEL PAESAGGIO URBANO, VERSO LA TRANSIZIONE ECOLOGICA, CON UN’ARCHITETTURA RISPETTOSA DEL CONTESTO ESISTENTE

“Per il Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati della Provincia di Avellino, bisogna recuperare tutto il patrimonio edilizio recuperabile, ma nello stesso tempo bisogna ridare all’agricoltura il terreno occupato da tutti quei fabbricati ormai diruti – afferma il Presidente, Giovambattista Capozzi – dando la possibilità di conservare la volumetria esistente e edificarla anche fuori sito, magari accorpando più volumi. Tale ricostruzione potrebbe essere realizzata anche in area urbana per non cementare altre superfici agricole, avendo occhio di riguardo per il verde pubblico a servizio dell’abitato”.
Sul tema si inserisce anche il Presidente dell’Ordine Architetti PPC della provincia di Avellino, Erminio Petecca: “Mai come in questo momento il nostro Paese vive in negativo due fenomeni epocali: la decrescita demografica e la minaccia ambientale a causa dell’inquinamento, per questo motivo il recupero del patrimonio edilizio esistente è l’azione più intelligente che si possa immaginare per evitare ulteriori edificazioni su superfici originariamente agricole o naturali e va incentivata con premialità e risorse economiche”.

RECUPERO DEL PATRIMONIO ESISTENTE. IL RUOLO DELLE IMPRESE

Tra gli attori fondamentali nel processo di rigenerazione edilizia anche le imprese di costruzione, secondo il Presidente Ance Avellino Michele Di Giacomo: “Puntiamo al recupero integrale dei territori per valorizzarne l’immagine e lo sviluppo. Oggi, la sfida del settore edile e delle imprese del Sistema ANCE è di intervenire su ciò che è stato già “costruito”, di riqualificare il patrimonio edilizio esistente attraverso politiche basate sui principi della transizione ecologica e digitale, di utilizzare materiali innovativi e non impattanti, di contenere i consumi energetici e di garantire la sicurezza sismica. Questi sono e saranno gli obiettivi dei prossimi anni e questa è la ragione che ci ha spinto a partecipare attivamente all’iniziativa, che si presenta ricca di importanti approfondimenti tecnici”.
PREVENZIONE RISCHIO SISMICO E IDROGEOLOGICO. LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE
Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Gianni Acerra: “La prevenzione sismica rimane l’obiettivo fondamentale per gli ingegneri. Noi crediamo che senza un adeguamento sismico dei fabbricati non si può ottenere una duratura e utile sostenibilità ecologica degli stessi. Sull’aspetto idrogeologico del territorio lanciamo uno slogan, più prevenzione civile e meno protezione civile, nel senso che bisognerebbe fare più prevenzione con un piano di risanamento idrogeologico del territorio almeno ventennale, in modo da ridurre gli interventi di protezione civile postumi, fermo restando il riconoscimento alla protezione civile che svolge un eccellente lavoro nel nostro Paese”.
Si sofferma sulla rigenerazione urbana il Presidente del Collegio dei Geometri di Avellino, Antonio Santosuosso: “Per noi geometri, ma credo per tutti i tecnici è un obiettivo che si può raggiungere. Abbiamo un patrimonio edilizio esistente da recuperare, con la possibilità non solo degli incentivi volumetrici che ci interessano relativamente, ma soprattutto nel cambio di destinazione d’uso di tanti edifici rurali e non, da recuperare e mettere a disposizione. Ecco perché lavoreremo in questo senso anche con le modifiche che si vogliono apportate alle norme urbanistiche regionali”.
Fondamentale la partecipazione attiva e la collaborazione della comunità per il Presidente Ordine dei Geologi della Campania Egidio Grasso: “Gli interventi di rigenerazione urbana non possono prescindere dal coinvolgimento delle persone. Per raggiungere questo obiettivo risulta indispensabile elevare la consapevolezza del cittadino sul rischio sismico, attraverso una comunicazione efficace della vulnerabilità sismica degli edifici e dei risultati di dettagliati studi sulla risposta sismica locale. Il rischio idrogeologico, in molti casi, riveste una rilevanza pari se non superiore a quello sismico. Pertanto, richiede gli stessi sforzi di sensibilizzazione e può essere determinante nella scelta tra il recupero o la demolizione e ricostruzione in un sito alternativo”.

LA NECESSITÁ DEL CONFRONTO TRA TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI, DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE, ALL’INCOMING E ATTRAZIONE DI FONDI E INCENTIVI

“L’evento rappresenta un momento importante di confronto e sintesi su di una tematica molto importante per tutto il territorio nazionale – afferma il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Avellino, Mario Lariccia: ma davvero rilevante nella nostra provincia. Il nostro Ordine crede fortemente nell’importanza delle sinergie con gli altri Ordini professionali per fornire ai decisori politici un supporto consulenziale strategico, sia per realizzare leggi migliori, che per applicarle correttamente nell’interesse della collettività”.
Il Presidente dell’Ordine Periti Industriali Alfonso Matarazzo: “Il recupero del patrimonio edilizio è un processo che prevede la tutela degli edifici esistenti, attraverso gli interventi di manutenzione. Tutto ciò comporta una serie di incentivi che dovrebbero essere erogati dallo Stato. A questo punto non bisogna trascurare l’aspetto idrogeologico, il nostro paese è soggetto a fenomeni sismici, franosi e alluvionali. I periti industriali attraverso le loro varie specializzazioni sono particolarmente sensibili alla sicurezza degli edifici dal punto di vista degli impianti e della prestazione energetica”.
BONUS EDILIZI E TRANSIZIONE ECOLOGICA DEGLI EDIFICI DI VECCHIA COSTRUZIONE
“Nell’ambito della conservazione del patrimonio immobiliare anche la categoria degli amministratori condominiali riveste un ruolo fondamentale. Questi risultano strategici nel ruolo di guida della proprietà verso una fondamentale transizione del “costruito” all’ insegna del rispetto delle nuove normative energetiche e di sicurezza sismica – spiega il Presidente provinciale Anaci Giovanna Possemato – È per questo ritengo che debbano perseguire il mantenimento degli strumenti nel tempo posti in essere dal Governo e dal Parlamento al fine di incentivare il profilo di maggiore qualità del “costruito” e del “costruendo”. Da tutto quanto sopra emerge l’interesse di mantenere gli incentivi e in essere (da quello sismico al superbonus) individuando solo strumenti di controllo che ne scoraggino l’abuso da parte di soggetti che hanno in vista solo le proprie finalità”.

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