ANAS, RICERCA SU STILI DI GUIDA 2023: IL 10% DEGLI
ITALIANI GIRA UN VIDEO CON IL CELLULARE MENTRE È AL
VOLANTE

 il dato emerge su un campione di 4mila persone intervistate
nella terza edizione della “Ricerca sugli stili di guida”
promossa da Anas sulle cattive abitudini degli automobilisti
lungo le strade e autostrade di competenza.
 la Ricerca è stata presentata questa mattina alla presenza del
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
 L’AD di Anas Aldo Isi: “Dati ancora preoccupanti sulla
distrazione e l’uso del cellulare alla guida. Anas rinnova e
aumenta il suo impegno per la sensibilizzazione degli utenti, la
manutenzione della rete stradale e l’innovazione tecnologica”
 la rilevazione condotta dall’Istituto CSA Research evidenzia
che su 4mila intervistati il 3,1% ha ammesso di aver girato un
video con il cellulare mentre era alla guida del proprio veicolo,
mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato a bordo di un
mezzo mentre il conducente filmava.
 i più indisciplinati sono i guidatori delle auto berline: oltre il
64% non usa le frecce né per manovra di sorpasso né per quella
di rientro.

Il 10% degli italiani mentre è al volante gira un video con il cellulare. Tra
questi, il 3,1% ha ammesso di averlo fatto in prima persona alla guida del
proprio veicolo, mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato a bordo di un
mezzo mentre il conducente filmava.
È il dato che emerge dalla terza edizione della ricerca sugli stili di
guida degli utenti, commissionata da Anas (Società del Polo Infrastrutture
del Gruppo FS Italiane) e condotta da CSA Research – Centro Statistica

Aziendale – con interviste su un campione di 4mila persone e con oltre
5mila osservazioni dirette su strada, presentata oggi nell’ambito del
convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”. Il convegno è stato
organizzato da Anas, Piarc (Associazione mondiale della strada) e Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione della Giornata mondiale in
ricordo delle vittime della strada.
Al convegno hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti Matteo Salvini, il Presidente di Anas e di Piarc Italia Edoardo
Valente, l’Ad di Anas Aldo Isi, Paolo Crepet Psicologo e Sociologo, il
giornalista Luca Valdiserri.   
Del 3,1% che ha affermato di aver utilizzato il cellulare mentre guidava per
fare riprese video, fanno parte in egual misura sia uomini sia donne in una
fascia d’età compresa tra i 24 e i 44 anni, con punte più elevate tra i 25 e i
34 anni. Lo stesso vale per il 6,9% di utenti che ha sostenuto di essere stato
a bordo mentre il guidatore filmava: la percentuale più elevata riguarda le
donne tra i 25 e i 34 anni.    
“I dati preoccupanti evidenziati quest’anno dalla Ricerca Anas sugli stili di
guida – ha dichiarato l’AD Aldo Isi – denotano come gran parte della
responsabilità sia imputabile al fattore umano. Oltre al forte impegno nel
continuare a sensibilizzare gli utenti sull’importanza di una guida prudente,
sicura e senza distrazioni, Anas sta lavorando per potenziare ulteriormente
gli standard di sicurezza della propria rete garantendo, come sempre, la
manutenzione ordinaria delle infrastrutture e puntando anche
  sull’innovazione tecnologica. Un dato significativo della ricerca – ha
concluso Isi – è la percezione di sé mentre si è alla guida, di gran lunga
superiore a quella che si ha degli altri. Il giudizio sui propri comportamenti
al volante, in una scala da 1 a 10, raggiunge un gradimento medio prossimo
al 9. La percezione degli automobilisti italiani è quindi che gran parte degli
altri guidatori vadano troppo veloce e utilizzino il cellulare mentre sono al
volante”.
“Emerge con particolare forza– ha spiegato Paolo Crepet, Psicologo e
Sociologo – la matrice adolescenziale alla base dei comportamenti della

maggior parte dei guidatori italiani. Questa colpisce ancora di più quando a
mettere in atto determinati atteggiamenti sono gli adulti, anch’essi incapaci
di resistere all’irrefrenabile necessità di dover seguire sempre tutto nel
momento in cui accade e desiderosi di partecipare in tempo reale agli
eventi, anche mentre si è alla guida, anche se questo può determinare rischi
altissimi per la propria sicurezza e quella degli altri. Dobbiamo chiederci
cosa porta un adulto a voler per forza rispondere ad un messaggio frivolo
mentre guida sapendo che potrebbe benissimo farlo in un altro momento.
La risposta è che in ognuno di noi c’è un aspetto fanciullesco, incurante di
conseguenze e pericoli, su cui è assolutamente necessario lavorare ed
intervenire soprattutto quando in gioco c’è la vita”.
Ecco alcuni dei dati più interessanti emersi dalla Ricerca.
Il mancato rispetto delle regole
Maglia nera per il distanziamento minimo non rispettato. Su un totale di
oltre 102 mila veicoli al giorno osservati lungo tre direttrici stradali in
gestione ad Anas, nel 38,5% dei casi la distanza di sicurezza non è stata
rispettata. 
Si confermano tra i comportamenti errati più diffusi, sia pure con un lieve
miglioramento rispetto allo scorso anno: il mancato utilizzo degli indicatori
di segnalazione cambio corsia sia per la manovra di sorpasso (50,9%) sia
per la manovra di rientro (50,7%) sia per l’entrata da rampa (32,9%). Da
un’analisi più dettagliata sul tipo di veicolo con cui si commette l’infrazione
è emerso che i più indisciplinati sono i conducenti delle berline: oltre il
64% non usa le frecce né per manovra di sorpasso né per quella di rientro.
Si tratta di una percentuale ben superiore alla media globale pari al 50%. 
Ancora, tra i comportamenti scorretti spicca il mancato utilizzo delle
cinture di sicurezza da parte del conducente (10,6%) e soprattutto dei
passeggeri posteriori (72,6%); il mancato uso dei seggiolini per i bambini
(46,8%). Mancato rispetto delle norme del codice della strada anche per
quanto riguarda il superamento del limite di velocità nel 12,9% delle
situazioni osservate su strada.

La percezione di sé e degli altri
Il trend emerso con la scorsa edizione della Ricerca, sulla percezione di sé e
degli altri alla guida, risulta quest’anno in ulteriore crescita. Il voto che gli
italiani danno a se stessi come guidatori è quasi 9, mentre il giudizio che
hanno degli altri guidatori su strada è negativo e si attesta su una media di
5.4, quindi ben sotto la sufficienza.
 
I due comportamenti più scorretti percepiti riguardano i limiti di velocità,
che secondo gli intervistati vengono rispettati solo dal 40,3% degli altri
guidatori, e l’uso del cellulare alla guida, solo nel 39,6% dei casi.
Dispositivi di sicurezza
Agli intervistati è stato chiesto quanto ritenessero utile l’obbligatorietà di
dispositivi di sicurezza a bordo, in particolare i sistemi safe-drive in grado di
oscurare lo schermo del cellulare mentre si guida e disattivare chat, foto e
video; i limitatori di velocità; e l’alcol lock. In media più dell’80% li ritiene
utili e più della metà molto utili. I più favorevoli sono decisamente i
patentati adulti (over 55) che si sono espressi con un voto che oscilla tra i
7.4 e i 7.6 (su un scala da 1 a 10).
 
La metodologia di indagine
La campagna di indagine sulle strade Anas ha visto la realizzazione di tre
diversi tipi di attività: il rilevamento di alcuni parametri di guida attraverso
sistemi di rilevazione automatica (velocità, distanza e occupazione delle
corsie su tre tratte stradali); interviste a un campione di 4mila utenti;
osservazioni dirette dei comportamenti di guida lungo sei differenti
tipologie di strade.
Le sei strade monitorate sono state: il RA10 Raccordo Autostradale
“Torino Caselle” in Piemonte; la strada statale 51 “di Alemagna” in Veneto;
la strada statale 3bis “Tiberina” tra Terni e Ravenna; la strada statale 1
“Aurelia” tra Roma e Livorno; la strada statale 16 “Adriatica” tra Bari e
Otranto; la A2 “Autostrada del Mediterraneo” da Salerno a Villa San
Giovanni.
Le attività di osservazione diretta sono state eseguite con l’impiego di due
rilevatori all’interno di un’automobile che ha percorso l’infrastruttura di

interesse, registrando un campione di veicoli in transito e i comportamenti
dei passeggeri a bordo.
Sul sito Anas dedicato alle iniziative della campagna “Guida e Basta”
saranno caricati i materiali del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo
zero vittime”: www.guidaebasta.it/sicurezza-stradale-obiettivo-zero-
vittime/

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