“AMELIE. DIARIO DI UNA PSICOTERAPIA”, OGGI LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MASSIMILIANO DE SOMMA, PROFESSIONISTA CHE ESERCITA ANCHE A SANT’ANTIMO, NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA “NAPOLICITTÀLIBRO”.

Sara presentato questo pomeriggio, alle ore 17, nella prestigiosa cornice di Palazzo Reale a Napoli, il volume “Amélie. Diario di una psicoterapia” di Massimiliano de Somma. Dell’opera, edita da Golem, si discuterà nel corso della rassegna “NapoliCittàLibro”, che fa parte del cartellone ”Fiera del Libro della Campania”. Interverranno: l’autore, Antonio Ferrara (Psicologo Psicoterapeuta, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IGAT Istituto di Gestalt e Analisi Transazionale di Napoli); Giancarlo Caselli (Editore Golem Edizioni, Psicologo clinico e del lavoro con formazione junghiana). L’autore, nato a Napoli, è psicoterapeuta; oltre ad esercitare la libera professione, anche nella città di S.Antimo, De Somma è docente presso la scuola di psicoterapia Igat (Istituto di Gestalt ed analisi transazionale di Napoli). Il suo approccio alla scrittura è maturato attraverso numerose esperienze, a partire da articoli relativi all’ambito piscologico-trattamentale e della malattia mentale. La sua opera prima, il volume “La storia di Nabuc” del 2015, è frutto dell’esperienza di collaborazione con l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa “Filippo Saporito”, dove si è occupato del trattamento della popolazione internata, soprattutto malati di mente autori di reato. Il testo è una raccolta di scritti degli internati nell’Opg, redatti per un giornale interno condotto dall’autore. Anche Amèlie nasce nel contesto di un “trattamento” che è il percorso della protagonista, la paziente che acquisisce consapevolezza di se stessa, in un processo di crescita che la psicoterapia rende possibile. Infatti, attraverso il racconto di Amèlie si chiarisce cosa sia la psicoterapia ed a quali esigenze essa risponda. Quattro anni di vita, una lunga evoluzione che svela sentimenti, angosce, paure, durante la quale, grazie alla psicoterapia, si guadagnano certezze, si dipana in questo modo la storia che, poi, si conclude con un colpo di scena, la scoperta di un segreto di famiglia che non interrompe il viaggio verso la crescita, ma apre nuovi orizzonti. “Per il modo come è scritto e per come è raccontato, è un romanzo quello che ho letto. A due voci, due autori: Massimiliano De Somma e la sua paziente. Ma la protagonista resta Amélie, la paziente artista e autrice che racconta la storia del suo cambiamento. Mi ha colpito molto la modalità utilizzata. Il libro è frutto di trascrizione di sedute e di momenti ‘dopo seduta’, in cui Amélie prende appunti sulle esperienze vissute durante la terapia” commenta Antonio Ferrara che, domani sera, discuterà dei vari spunti di riflessione che il volume apre al lettore.
n.c