Afragola, Frattamaggiore e Crispano si uniscano nel lutto cittadino in memoria di Raffaele

No. Non è normale che un ragazzo di 20 anni muoia mentre sta lavorando.

Non è normale accettare che si muoia per lavorare.

Non è normale ed è giusto che si faccia di tutto per evitare altre morti come quella di Raffaele Vergara, ucciso da un macchinario nella fabbrica dove lavorava.

Dai ricordi di amici e parenti lo stiamo conoscendo.

Raffaele aveva vent’anni, lavorava in fabbrica, inseguiva il sogno di giocare a calcio, partecipava alla vita della parrocchia e contribuiva a tener viva una tradizione come quella dei Gigli di Crispano. Era un ventenne che, pur se in una realtà difficile come quella dell’area a nord di Napoli, provava a farsi strada onestamente e con entusiasmo.

Il sindaco di Crispano, Michele Emiliano, ha deciso che, il giorno dei funerali, sarà lutto cittadino.

Sarebbe un bel segnale se anche Antonio Pannone Sindaco e Marco Antonio Del Prete facessero la stessa cosa visto che giocava ad Afragola e a Frattamaggiore ha perso la vita.

Sarebbe un modo per ricordarlo e per richiamare l’attenzione sui troppi incidenti che provocano morti e invalidità tra i lavoratori.

Antonio Iazzetta Direttore di Cogito