AFGHANISTAN: MALAN, SUBITO UN CORRIDOIO UMANITARIO PER I CRISTIANI PERSEGUITATI. IOVINO (CHRISTIAN HOUSE): A KABUL POSSEDERE UNA BIBBIA È RISCHIOSISSIMO

Nella foto Milna Iovino

La persecuzione nei confronti dei Cristiani in Afghanistan continua ad intensificarsi, la comunicazione con i missionari sul posto diventa sempre più difficile e le Chiese evangeliche in Italia si stanno mobilitando per organizzare un corridoio umanitario. Gran parte delle chiese e delle organizzazioni ad esse connesse sono pronte a dare accoglienza immediata ad almeno 100 famiglie.

Lo rendono noto il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan ed il giornalista napoletano, presidente di Christian House, Alessandro Iovino.

“Peri talebani – ricorda il senatore Malan – i cristiani sono apostati, infedeli dunque da mettere a morte immediatamente. Molti afghani credenti vorrebbero lasciare il loro paese ma non possono e sono costretti tenere nascosta la loro fede per sfuggire alla persecuzione e alla morte: vivono un clima di terrore. Abbiamo il dovere di salvarli”.

“Siamo preoccupati per i nostri fratelli afgani: lì – ricorda Iovino -, sono costretti a vedersi in segreto. Lì, possedere una Bibbia è pericolosissimo. La nostra fede ci impone di tendere una mano verso i perseguitati, perché è quello che avrebbe fatto Gesù”. (COMUNICATO STAMPA)
NAPOLI, 24 AGOSTO 2021