Acerra, nuova interrogazione della consigliera Muscarà: “La politica dei finti proclami in un territorio dilaniato dai tumori. I dati arrivano dopo anni dai disastri”
“Acerra, sede del più grande inceneritore d’Europa, a partire dal 2009, e declarata colpita da disastro ambientale nel 2006 dal Governo Prodi, nel 2018 diventa quindi la città con il record nazionale di incidenza di cancro in Italia, un dato assolutamente clamoroso, ma volutamente taciuto – dichiara la consigliera indipendente Maria Muscarà –. Acerra dall’inizio dell’anno su circa 90 giorni di rilevazione ha già sforato 23 volte al di sopra della norma il valore del PM10, San Vitaliano 27; siamo stanchi di fare la conta dei morti per queste cause. Abbiamo i dati dei registri tumori, l’atlante di mortalità, Rapporto Sanità di Crea Sanità e questi vogliono ancora ‘indagare’. Ad Acerra serve solo agire a tutela della salute pubblica dopo avere, al massimo, raccolto e reso pubblico quanto già pubblicato in questi ultimi venti anni. Nella interrogazione che ho presentato ho affermato che serve un censimento completo di tutti gli impianti a notevole impatto ambientale presenti sul territorio ASI, più grande della Provincia di Napoli. Occorre con urgenza, una nuova analisi di tutti i pozzi dell’area industriale ASI di Acerra e che furono già trovati inquinati e sequestrati dal vigile Liguori aggiornandoli con controllo metalli, pcb e Pfoas. Serve soprattutto avere dati istantanei non dopo decenni dai disastri. È grave che la ASL 1 pubblichi su rivista Nazionale della Società di Epidemiologia nel febbraio 2024 i dati aggiornati al 2017, mentre sul sito ASL 1 i dati neanche chiaramente leggibili, né comparabili, sono ancora fermi al 2015! Per questo dico al presidente De Luca ‘in difesa dei cittadini acerrani’, che non sono state mai sostenute queste verità da chi pur acerrano, o della provincia napoletana, arrivato a Roma ha solo fatto annunci senza mai impegnarsi seriamente. In Campania l’aspettativa di vita è più bassa, e sicuramente la causa non sono gli stili di vita dei campani come affermava la Lorenzin proprio ad Acerra. L’ambiente malato nel quale vivono migliaia di cittadini campani è sicuramente la causa maggiore per i tumori polmonari, si osservano tassi più elevati per la città metropolitana di Napoli in entrambi i generi. Il TSD calcolato al 2018 dal registro tumori ASL 2 nord per la sola città di Acerra (di circa 59 mila abitanti) è pari a 1073/100mila abitanti. Una vergogna che deve finire. Ringrazio sempre Antonio Marfella di Isde medici dell’ambiente per essere rimasti gli unici a guardia del territorio” – conclude Muscarà.
Comunicato stampa
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