A CAIVANO I BAMBINI CHIEDONO CIELI LIBERI E NON ELICOTTERI DELLA POLIZIA


Sono giorni che a Caivano i cieli sono infestati di elicotteri della polizia, blocchi stradali ad ogni angolo di strada… “Mi sembra di stare in guerra-dice un bambino della quinta elementare-ho paura”.
Uno stato d’assedio per liberare principalmente il parco verde dalla criminalità dei traffici illeciti che da anni si perpetuano in questa zona di Caivano.
Caivano mi sembra l’Ucraina dove si sta facendo la guerra-dice un ragazzo delle scuole medie-non ho mai visto tante persone armate in giro per le strade il mio paese“.
Tutto è cominciato dopo le denunce di alcuni parenti di alcuni bambini di 10 12 anni che sembrerebbero essere stati stuprate da un branco di minorenni poco più grandi di loro e da qualche maggiorenne. Un fenomeno gravissimo che già avuto dei precedenti una decina d’anni fa con la morte della piccola Fortuna e il ciginetto Antonio anche loro violentati e poi buttati giù da uno di casermoni del Parco Verde.
Lo spavento, la preoccupazione da giorni pervade tutti i bambini che ogni giorno vengono a scuola attraversando posti di blocco mentre elicotteri a bassa quota controllano il cielo di Caivano… Stanno in classe e scrivano ascoltando i rumori di sottofondo che diventa molto forte in alcuni momenti del volo degli elicotteri e delle sirene di Polizia e Carabinieri con la Guardia di Finanza girano a velocità nelle strade poco distanti dalle scuole… Questo non è giusto, vivere in questo stato di tensione continua, di timore che possa succedere qualcosa da un momento all’altro… “Non possiamo fare lezione regolarmente-dice uno degli insegnanti di una delle scuole di Caivano vengono in tanti, stanno facendo solo la passerella ma non portano soluzioni concrete’. La criminalità deve essere colpita senza esclusione di colpi, deve essere debellata, ma i bambini e la gente onesta deve essere preservata… È un diritto, un desiderio che non può essere sottaciuto e non garantito.

Antonio Trillicoso