CASANDRINO: La replica della presidente del consiglio ed il suo primo intervento sullo streaming.

La replica della Presidente del Consiglio Eleonora Russo non si è fatta attendere, anzi raccoglie l’aspetto positivo della proposta della minoranza. “La richiesta della convocazione della commissione della minoranza è un passo avanti, sia per la modifica di un regolamento oramai superato, sia se l’intensione è quella di introdurre lo “streaming”. La mia intervista non è avvenuta dopo notifica della richiesta della minoranza di convocazione della commissione (notificata oggi alle 12.34 a mezzo pec), e come si puo capire, già in sede di conferenza dei capigruppo, ho ribadito che lo streemig per essere fatto ha bisogno di essere regolamentato, e non può essere un atto unilaterale del Presidente del Consiglio, se non ci sono motivi di limitazione e partecipazione della cittadinanza, quale la seduta chiusa o la limitazione delle sedute in sala, come per i consigli comunali precedenti dove eravamo in zona rossa e/o gialla” spiega la Presidente Russo. E’ invece dell’altro giorno il commento a caldo alla prima richiesta della minoranza: “La seduta del consiglio comunale del 16 luglio 2021 avverrà in presenza, a porte aperte, con la possibilità per la cittadinanza di assistere ai lavori consiliari, con il solo obbligo di indossare la mascherina e rispettare la distanza di sicurezza, previa la misurazione della temperatura prima di accedere alla sala. Esclusa l’ipotesi della seduta chiusa al pubblico e la limitazione ad un numero esiguo di persone che possano assistere ai lavori consiliari, come avvenuto nei precedenti consigli comunali svolti a porte chiuse ( non era consentita la partecipazione fisica del pubblico), e/o con l’accesso limitato ad un numero esiguo di sedute (massimo 15 posti a sedere, con l’esclusione di persone in piedi), non trova applicazione il provvedimento del 1 dicembre 2020, e pertanto la previsione dello streaming. Oggi non emergono motivi/cause che rendano necessaria la ripresa dello streaming, visto che il provvedimento ha la funzione di garantire la pubblicità della seduta chiusa al pubblico e/o con soli pochi posti a sedere. Inoltre, come più volte comunicato in sede di consiglio comunale e in conferenza dei capigruppo, la situazione finanziaria dell’ente non consente, con le somme stanziate in bilancio, di coprire la spesa dello streaming, perché mai adottato dalle precedenti amministrazioni. Inoltre, lo streaming e/o la possibilità di rispese anche da parte del pubblico non è disciplinata da nostro regolamento; i miei predecessori non hanno mai utilizzato tale modalità, né tanto meno i consiglieri di minoranza che in passato hanno amministravano hanno ritenuto necessario adottare e predisporre tale modalità . Nonostante sia la mia prima esperienza politica, prima vota candidata, prima volta consigliere, prima volta Presidente del Consiglio, ritengo che lo streaming sia uno strumento necessario che allarga la partecipazione dei cittadini alla vita politica. E’ anche vero che la previsione di tale modalità e l’utilizzo di altri strumenti di ripresa deve essere regolamentata nell’apposito regolamento per le adunanze del Consiglio Comunale. In merito all’orario della convocazione del consiglio, la presidente Russo spiega: “il Consiglio Comunale è stato convocato venerdì alle 9.00, di comune accordo con i capigruppo, tenuto conto che gli uffici comunali sono aperti fino alle 14.00, una diversa previsione significava pagare gli straordinari ai dipendenti. Inoltre gli argomenti da trattare sono tanti e corposi, e chiedendo quale poteva essere la durata della discussione degli argomenti posti all’odg richiesti dalla minoranza e se in tre ore circa riuscivamo a sviscerarli, la risposta è stata incerta con la previsione di una durata maggiore. La valutazione è stata che per affrontare tutti gli argomenti sarebbe stato difficile affrontarli tutti nel pomeriggio (prevedendo come orario di inizio 16.00) e terminare per le 22.