VERSO IL GREEN PASS PER DISCOTECHE, STADI, PALESTRE, EVENTI, AEREI, BUS, TRENI, TRAGHETTI E CENTRI COMMERCIALI. GRIDO DI DOLORE DEL VICEPRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DIRETTORI CENTRI COMMERCIALI ITALIA (ADCC), GAETANO GRAZIANO: “NO AL GREEN PASS, CI PORTERÀ ALTRI DANNI ECONOMICI E OCCUPAZIONALI”

Il green pass, “passaporto” necessario per entrare nei luoghi pubblici, a forte frequentazione. E’ questo l’orientamento del Governo che si appresta a siglare il decreto. L’anticipazione dell’ex sottosegretario aIla salute Sandra Zampa, vicepresidente Pd e responsabile relazioni istituzionali Ministero della salute ha sollevato consensi e dissensi. Soprattutto da parte degli operatori. La Francia si sta orientando verso il green pass anche per accedere agli ipermercati ed ai grossi centri di distribuzione. Il primo agosto nella nazione transalpina dovrebbe essere la data per lo start del provvedimento il cui mancato rispetto porterebbe i titolari della attività a multe fino a 45mila euro, pene detentive e perdita del posto di lavoro per chi deputato al controllo lo ometta. Una decisione che a quanto pare sta facendo da apripista anche per l’Italia, che deciderà mercoledì. Quando si riunirà la cabina di regia. L’ipotesi è che chi non è provvisto del “passaporto vaccinale” non potrà accedere a discoteche, stadi, andare in palestra, partecipare ad eventi, utilizzare trasporti (arei, bus, treni, traghetti) e non potrà neppure fare shopping nei centri commerciali. Dura la presa di posizione del vicepresidente dell’associazione direttori centri commerciali Italia (ADCC), Gaetano Graziano che in una nota inviata alla nostra redazione lancia forte il grido di dolore del settore: “ No al Green Pass, ci porterà altri danni economici e occupazionali”, sottolineando nel comunicato come una “grana francese esportata in Italia, rischi di complicare la ripresa del settore strategico del terziario dopo i vari lockdown e le aperture dimezzate e\o singhiozzo”. Gaetano Graziano è categorico: “da alcuni mesi stiamo respirando e recuperando il terreno perduto dando anche una risposta occupazionale ma se il governo adesso obbligasse gli utenti ad entrare con il Green Pass nei grossi centri anche perché abbiamo sempre fatto rispettare tutte le disposizioni anticovid e non mi risulta fino ad ora nessuna struttura sia stato focolai Covid, faremo tre passi indietro rischiando di abbassare la saracinesca”.

-Scritto da Rosario D’Angelo