Stop alle aggressioni negli ospedali la posizione di Raffaele Quagliozza responsabile sanità dei giovani di FI

“Quale è l’unità di misura della resilienza?”. “Come possiamo quantificarla?”. Lo chiediamo oggi, dopo gli ennesimi episodi di violenza ed aggressione nei luoghi di cura che si sono susseguiti uno dietro l’altro nelle ultime settimane, dichiara Raffaele Quagliozza, membro del Coordinamento Provinciale di Napoli di Forza Italia Giovani con delega alla sanità. “L’episodio andato in scena all’Ospedale S.Paolo di Napoli, dove un’infermiera è stata aggredita con un seghetto da falegname da una donna che pretendeva di essere visitata per prima, è solo l’ultimo di una serie interminabile di episodi simili”, dice Quagliozza. Il personale medico, gli infermieri e tutti gli operatori del microcosmo sanitario hanno già dimostrato in questi lunghi mesi, segnati dalla pandemia da Covid-19, di quanta resilienza e dedizione siano dotati e, nonostante ciò, mentre li si chiamava “eroi”, si continuava e si continua ad aggredirli per i più futili motivi, legati troppo spesso anche e sopratutto alla “cultura della prevaricazione”, alla “legge del più forte”, di coloro che se ne infischiano dei principi del rispetto e dell’osservanza delle regole- aggiunge il delegato alla sanità di Forza Italia Giovani Provincia di Napoli. Ma quanto personale sanitario dovrà ancora sottoporsi alle cure dei colleghi, prima che qualcuno decida di affrontare in maniera organica il problema della sicurezza e della tutela dalle aggressioni all’interno dei luoghi di cura?” aggiunge.Lanciamo l’ennesimo sasso nello stagno dell’indifferenza di coloro che dovrebbero e potrebbero metter mano alla risoluzione del problema sperando che le onde generate non si perdano nel nulla e tra ripristinare presidi di polizia nei luoghi di cura, soprattutto nei servizi di emergenza/urgenza o adoperare i militari impegnati in “Strade Sicure” si arrivi ad una equilibrata quanto necessaria soluzione.

COMUNICATO STAMPA