Sos della Uil dell’Asl Napoli 2 Nord “Stop alle aggressioni, vogliamo lavorare in sicurezza”

GIUGLIANO. Maggiore sicurezza, tutela e possibilità di poter lavorare in condizioni di serenità, visto che si opera in un ambiente di lavoro dove è a rischio la salute di tanti pazienti. E’ questo l’appello che parte dalla Uil Fpl dell’Asl Napoli 2 Nord a seguito dell’ennesima aggressione registrata ieri in una delle strutture ospedaliere dell’Asl, il San Giuliano di Giugliano dove nella giornata di domenica, verso le 12/30 circa, nel reparto di medicina si è consumato un episodio ingiustificabile nei confronti dei sanitari e solo grazie all’ausilio delle forze dell’ordine è stato possibile ristabilire la calma. Non senza un bilancio, che come spiega il sindacato, non è più consentito. Infatti i sanitari, vittime dell’aggressione hanno dovuto fare ricorso alle cure dei colleghi del Pronto soccorso. Secondo quanto è stato possibile accertare, sembra che all’origine della discussione, poi degenerata, ci sia stato un motivo banalissimo: un lenzuolo bagnato. Il personale del nosocomio cercava di spiegare che la paziente era attenzionata e che era continuamente destinataria di cure e di pulizia. Rassicurazioni che non sono bastate ad evitare che la discussione degenerasse con urla e qualche spintone. L’episodio è la cartina tornasole di una situazione che vede sanitari e parasanitari, esposti a rischio aggressioni, che puntualmente si verificano e la cronaca lo dimostra. Da qui il grido di dolore di Ciro Chietti, segretario provinciale della Uil fpl Asl Napoli 2 Nord: “Gli infermieri chiedono una volta per tutte protezione, tutela e, riconoscimenti legittimi, e non normative che agiscono quando il dramma è già stato consumato. Ormai registriamo aggressioni ogni giorno e questo non è più tollerabile, come Uil abbiamo chiesto molte volte la presenza di un drappello di polizia per garantire più sicurezza. Provo amarezza nel constatare che fino a qualche giorno fa le figure degli infermieri era osannati come eroi, calati i contagi, ridotti i rischi di pandemia, torniamo ad un’amara realtà: veniamo tacciati di essere nullafacenti. Occorre un presidio di polizia in ogni struttura sanitaria”.