SANT’ANTIMO. Si chiama Rafèle, con l’accento. E’ il nome d’arte del promettente cantautore santantimese, Raffaele Ronga, 23 anni

Figlio di due stimati avvocati, Franco Ronga e Franca Di Lorenzo. Si è diplomato al liceo classico Francesco Durante di Frattamaggiore ed ha studiato giurisprudenza, come racconta sul suo profilo social. Ha deciso di lanciare il suo ultimo disco, con un’istallazione da poco rimossa, in piazza San Domenico Maggiore a Napoli: una grande pasticca, in resina, alta circa 2 metri, dal titolo “la pillola”. Un modo singolare per lanciare il suo singolo che da qualche giorno è disponibile sulla piattaforme digitali, “Noi siamo la droga”. Una istallazione dall’interpretazione soggettiva: può essere una pasticca medicamentosa oppure droga. Diversi i brani prodotti, nonostante la sua giovane età, ha infatti cominciato da piccolo a suonare il piano, ed a comporre versi. Che ha poi trasformato in canzoni grazie alla collaborazione del suo concittadino e produttore, Dino Barretta. Tra i tanti brani composti, disponibili sulle piattaforme digitali, ce ne sono tre a cui il cantautore è particolarmente legato: “probabilmente”, “Fischi per fiaschi” e l’ultimo “noi siamo la droga”. Il cantautore santantimese sta già lavorando ad altri brani che vedranno la luce con l’inizio del prossimo anno. E per lanciare il suo brano sulla droga, ha deciso di creare la particolare istallazione, la pillola gigante, di colore azzurro, che potrebbe essere benissimo interpretata come pasticca di ecstasy o anche di un farmaco. Una “scultura” che ha destato la curiosità di turisti e residenti. Tanti i giovani che hanno deciso di lasciare la propria firma sulla pasticca, (Cosa che Rafèle non ha gradito) istallazione che non è affatto un inno alla droga, ma al contrario.

-Scritto da Caterina Flagiello