SALERNO. “Il confine” : primo volume della trilogia “AWEN”. Sarà presentato nell’ambito di un tour nazionale.

Appuntamento alla Feltrinelli martedì 30 novembre, alle 18,00: la giornalista Erminia Pellecchia dialoga con l’autrice Monica Zunica, con letture e teatralizzazione a cura di ScenaTeatro

SALERNO. Il primo libro di una trilogia fantasy è la novità di Marlin editore. Con “Awen. Il confine” (pagine 432, € 18,50) di Monica Zunica, già autrice di romanzi e racconti, la casa editrice fondata da Tommaso e Sante Avagliano inaugura la collana di fantasy e mistery “Mondi sommersi”. Una presentazione è in programma alla Feltrinelli di Salerno martedì 30 novembre, alle 18,00, in Corso Vittorio Emanuele n. 230. Per l’occasione, l’autrice si confronta con la giornalista Erminia Pellecchia, del “Mattino di Salerno”, dopo i saluti dell’editore Sante Avagliano. Letture e teatralizzazione a cura di ScenaTeatro.
L’ingresso è libero e sarà richiesta l’esibizione del Green Pass o di tampone negativo entro le 48 ore e l’uso della mascherina. Prenotazione obbligatoria al numero whatsapp 3402703329.
Si tratta di una tappa di un tour letterario nazionale che tocca numerose città italiane.
«Forti della tradizione che abbiamo espresso in passato con le nostre collane dedicate a romanzi di carattere storico e di grande ispirazione letteraria, abbiamo deciso di inaugurare una nuova collana, dal titolo evocativo “Mondi sommersi”, che si differenzi dalle altre. Una collana nel segno del Fantasy e del Mistery: un doppio filone per indagare il mistero e il fantastico, per far appassionare chi legge e, come si evince dal titolo, per viaggiare in mondi al confine, tra il reale e l’irreale. Mondi nascosti e mondi da scoprire in mezzo a oscurità e visioni che esaltano l’infinita bellezza del narrare. Mi auguro che lettrici e lettori saranno conquistati da queste nuove avventure proposte da Marlin», annuncia l’editore Sante Avagliano.

Significativo il commento dello scrittore Maurizio de Giovanni, che firma l’introduzione: «State per leggere qualcosa di profondamente diverso da tutto quello che avete letto nella vostra vita. Un fantasy, si potrebbe… Qui però, ed è una differenza fondamentale, ad alterare un flusso fin troppo noto e prevedibile e a rendere la lettura un’esperienza profondamente unica ci sono contaminazioni e riferimenti apparentemente così lontani e perfino contrapposti da lasciare a bocca aperta.»

Si tratta di una trilogia fantasy in cui elementi della mitologia celtica e della cultura italiana per la prima volta si fondono in un’unica storia con personaggi provenienti dalla letteratura, che hanno l’opportunità di modificare il proprio destino per portare a compimento un’antica profezia. Dal Galles del V secolo ai nostri giorni, una ragazza lotterà senza sosta per far riemergere l’Awen, il potere che domina il Destino del mondo. La scrittrice coniuga elementi della tradizione fantasy con omaggi sorprendenti ad Anna Maria Ortese, Dino Buzzati, Tacito e Matilde Serao in una combinazione letteraria originale.

«Ho lavorato molti anni a questo progetto e mi attirava l’idea di una trilogia in cui personaggi storici o provenienti dalla letteratura avessero la possibilità di cambiare il destino grazie a questo potere: l’Awen. Da qui un’opera che è frutto di studi e passioni in campi letterari differenti ma che, mescolandosi, danno vita a nuove stimolanti contaminazioni», evidenzia Monica Zunica.

L’opera “Awen” prende spunto da un’antica leggenda gallese (“Storia di Taliesin”) per raccontarne un immaginario prosieguo ma è ambientata tra le montagne del Molise (Monte di Mezzo), in un mondo non visibile (Terre dell’Awen) e nella Napoli del 1595. Awen è una parola gallese e nella sua radice “wel” vuol dire soffio. Tramandata oralmente da tempi antichissimi, è stata trascritta per la prima volta nella “Historia Brittonum” di Nennio, nel 796 d.C., dallo storico Gildas di Rhuys. L’Awen era l’ispirazione poetica che donava agli antichi bardi una sapienza profetica. «Il simbolo dell’Awen fu per la prima volta introdotto da Iolo Morganwg (1747-1826), poeta e antiquario gallese. In una raccolta di testi da lui pubblicata, il simbolo rappresenta l’inizio della vita. I tre segni corrispondono a lettere primordiali dalle quali derivano tutti gli alfabeti ed esprimono amore, conoscenza e verità. Successivamente questo simbolo è stato adottato da diverse correnti neodruidiche, assumendo un significato di flusso vitale che dona ispirazione, energia e tranquillità», spiega l’autrice.

Il booktrailer: