SALERNO. Dario Vassallo: “Donati 3 alberi di quercia alle comunità di San Pietro al Tanagro, San Rufo e Teggiano, in Cilento e Vallo di Diano.”

Tre querce, simbolo di forza, unione e visione per il futuro. La riforestazione nel nome dell’ambientalismo di Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.

SALERNO. «Numerosi studi dimostrano che la copertura vegetale nelle aree più urbanizzate favorisce la diminuzione delle malattie causate dall’inquinamento, secondi i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità: un tema, quella della sostenibilità e della riforestazione di grande attualità. Durante questa breve, ma intensa campagna elettorale abbiamo percorso 6.000 km, emettendo nell’atmosfera 720 kg di CO2. Abbiamo donato 3 querce a San Rufo, San Pietro al Tanagro e Teggiano: non saranno sufficienti a recuperare l’inquinamento causato, ma è un segnale, anche questo, di una politica diversa e, che ogni candidato dovrebbe prendere in considerazione. Dobbiamo pensare e agire diversamente». A dirlo è Dario Vassallo già candidato nel collegio uninominale alla Camera dei Deputati alle elezioni del 25 Settembre 2022.
Tre querce che portano con sé una storia: «Due anni fa ho preso delle ghiande, e da queste cento ghiande sono riuscito a realizzare 35 querce, che porto ai sindaci che mi invitano. L’ultima l’ho portata a Montecorvino Rovella, dove il sindaco ha intitolato una strada ad Angelo Vassallo, la penultima a Castelnovo né Monti, in provincia di Reggio Emilia, dove esiste un giardino dedicato ad Angelo Vassallo, e sabato prossimo un’altra la porterò a Ravenna, dove verrà inaugurata una panchina dedicata al Sindaco Pescatore: questa quercia è, dunque, un punto di unione tra la Fondazione Vassallo e le comunità”.
«Sono tanti gli effetti benefici delle piante: ci danno ossigeno, depurano l’aria, proteggono il suolo, riducono il rumore e creano refrigerio nella calda stagione nelle città. Per noi della Fondazione mettere a dimora nuovi alberi ormai è una tradizione. La forestazione delle aree urbane è una misura indispensabile per combattere l’inquinamento e i cambiamenti climatici, per preservare il decoro urbano e per rendere i nostri quartieri più vivibili. Ogni albero produce ossigeno per 2.5 esseri umani e le foreste urbane sono una delle misure per contrastare e mitigare il ” Climate change ” e gli effetti deleteri dell’aumento della temperatura terrestre, ma ha un impatto fondamentale anche nella difesa del suolo e nella mitigazione del dissesto idrogeologico delle nostre montagne».
E prosegue Dario Vassallo: «Ogni albero in più è un passo verso il cambiamento. Continuiamo a cambiare le cose, insieme. Come Fondazione, andiamo avanti con la consapevolezza di stare compiendo un’importante attività di tutela dell’ambiente, di valorizzazione del territorio e di educazione civica per gli uomini di domani».
«Piantare alberi equivale a proteggere la vita. Significa seminare semi di speranza. L’albero, e in particolare la quercia, ha un valore simbolico profondo: significa radicarsi al suolo, ai luoghi, alle comunità. Vuol dire avere salde radici. È concretezza, è visione, è solidità. Senza radici forti, i rami non possono protrarsi verso il cielo. Senza radici non c’è storia, non c’è identità dei luoghi. Come scrive l’autore Jòzef Bulatowicz “La speranza mette radici anche nella roccia” – insiste Dario Vassallo – Queste 3 querce hanno un valore fondamentale: sono unione, ma anche la grande forza del Cilento perché, è proprio con quei legni di quercia, che i pescatori costruivano le proprie imbarcazioni. Noi resteremo sempre dei pescatori che vivono di mare, affrontando le tempeste con coraggio».