Processo Lucano: una petizione per sostenere l’ex sindaco
È ormai alle soglie delle centomila firme la petizione lanciata ieri su Change.org per sostenere l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, condannato ieri in primo grado a tredici anni di reclusione per il cumularsi di una serie di reati tra cui il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa, peculato e concussione. L’ex primo cittadino calabrese dovrà restituire anche cinquecentomila euro di finanziamenti erogati da Stato e Unione Europea al Comune di Riace.
La condanna di Lucano, doppia rispetto alle richieste dell’accusa, ha immediatamente infiammato le cronache nazionali e portato a una levata di scudi, non solo negli ambienti politici e culturali che storicamente si identificano con la sinistra, ma anche in grandissima parte del mondo cattolico, da sempre in prima linea nell’accoglienza dei migranti, dei poveri e degli emarginati in generale.
Uno dei primi a esternare il proprio sgomento per la condanna di Lucano è stato il missionario comboniano Alex Zanotelli, 83 anni, nome storico nella lotta per i diritti civili nel nostro Paese, che ha seguito il processo proprio nelle stanze del Tribunale di Locri, dove si è tenuta l’udienza. “Avevo promesso a Mimmo di stargli vicino.” – dice padre Alex – “La sua opera di solidarietà non viene messa in discussione da questa sentenza ingiusta. Gli errori che può aver commesso sono stati solo una conseguenza del suo costante impegno nell’aiutare le persone in fuga da guerre e carestie”. Zanotelli poi fa eco alle dichiarazioni dello stesso Lucano e di larga parte dell’opinione pubblica, che subito ha sottolineato la natura politica dell’intero processo. Queste le dichiarazioni di Zanotelli: “Mimmo Lucano ha praticato la disobbedienza civile come Martin Luther King e Gandhi. Ha sbagliato? Ha solo salvato gli ultimi. Non è difficile capire che si tratta di un processo politico, basta vedere il commento di Salvini dopo la sentenza. Dalla sua condanna ne usciamo tutti molto male, ma uscirne peggio di tutti sono sicuramente la democrazia e la giustizia italiana”.
A far specie è, come scritto, l’entità della pena, apparsa fin da subito eccessiva, specie in una regione come la Calabria, funestata dallo strapotere della ‘ndrangheta, in cui spesso i processi a uomini appartenenti alle tante ‘ndrine del territorio sfociano in condanne risibili quando non in assoluzioni piene.
Si studiano adesso le prossime mosse per arrivare a un’assoluzione per l’ex sindaco ed evitargli una condanna definitiva. Pare evidente che siano necessari dei cambiamenti sul piano legislativo, su cui anche Zanotelli pone l’accento: “Chiediamo alla politica di muoversi. Il Parlamento deve intervenire con urgenza sui modelli di integrazione. Ora più che mai la condanna di Mimmo è un bruttissimo segnale per l’Occidente intero, verso cui sono in arrivo centinaia di migliaia di afghani in fuga dai talebani”.
In attesa che la politica dia seguito alle richieste della società civile, la gente comune si è già mobilitata. Sul web in primis. La sopracitata petizione di Change.org in sostegno di Lucano raccoglie sempre più adesioni. Chi volesse firmarla può farlo al seguente link: https://chng.it/BSXrc49b
-Scritto da: Domenico Vitale