Possibile: “Giugliano, le zone rosse non sono la soluzione!” Apprendiamo dalla stampa dell’istituzione di zone rosse a Giugliano.
La decisione, assunta dal Prefetto di Napoli Michele di Bari, è stata presa in seguito alla rissa scatenatasi l’altro giorno in Piazza Gramsci. “Il prefetto insiste in provvedimenti securitari sulla scia di quanto imposto dal governo anche con il recente provvedimento liberticida del decreto sicurezza”, dichiara Andrea Laerte Davide, portavoce di Possibile Napoli. Come abbiamo già avuto modo di denunciare per la città di Napoli e gli altri comuni coinvolti, per quanto siano importanti il controllo e la repressione della criminalità, le zone rosse non sono una soluzione. Creano soltanto una maggiore discrezionalità per le forze di polizia consentendo di allontanare persone senza che abbiano intrapreso azioni criminali. “Siamo preoccupati dell’abuso delle cosiddette zone rosse nella nostra provincia che, come dimostrano i dati nazionali, hanno viste colpite principalmente persone con background migratorio o senza fissa dimora, senza che avessero commesso alcun reato. Un provvedimento, in pratica, che tende soltanto a criminalizzare e colpevolizzare il disagio allontanandolo dai luoghi designati come zone rosse. Nulla a che vedere con quanto accaduto a Giugliano”, sottolinea Davide. La decisione viene presa, tra le altre cose, in un momento particolare della vita politica giuglianese. Non aiuta ad affrontare la situazione, infatti, l’incognita relativa al commissariamento del comune di Giugliano a poco più di un mese dalle amministrative che lascerebbe la città senza indirizzo politico per almeno un anno e mezzo. “A nostro avviso manca totalmente un idea di governo del territorio che coinvolga la società civile, il terzo settore, la scuola”, continua Davide. “Il nostro auspicio è che si instauri un dialogo costante tra istituzioni, politica e chi si adopera quotidianamente per migliorare la vita delle nostre città, in modo da progettare territori più sicuri su altre basi, quelle della giustizia sociale, della cultura accessibile, dell’attenzione alle fasce più fragili e a forte rischio marginalizzazione”, conclude Davide. Andrea Laerte Davide Portavoce POSSIBILE Napoli


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