Padre Mimmo Silvestro è “LIBERO”, ma molti tacciono: dove sono finite le Voci della Condanna???
Tutto è iniziato nei giorni del “Perdono di Assisi“, due giorni importanti per la famiglia francescana, che celebra in modo solenne il Perdono e la Misericordia. Mentre in tutto il mondo si onorava questo profondo atto di riconciliazione e speranza, la Chiesa piangeva per le accuse infamanti contro due dei suoi sacerdoti, accuse riportate con furia dai media locali e nazionali. Il contrasto non poteva essere più drammatico: da un lato si parlava di Perdono, dall’altro si assisteva a una condanna senza appello, emessa sia dai media che dalla comunità stessa.
I due frati francescani: padre Mimmo Silvestro e padre Nicola Gildi diventano i protagonisti di ogni prima pagina: arrestati come due malfattori con l’accusa di abusi sessuali e rapina aggravata. Le accuse contro di loro, scatenano una vera e propria caccia alle streghe mediatica. Titoli sensazionalistici, commenti al veleno e giudizi sommari inondano i media, dipingendo i due sacerdoti come mostri ben prima di ogni prova certa.
In quel contesto di spietata condanna, mi sono opposta, scrivendo un editoriale per contrastare la stampa unanime. Non solo perché trovavo ingiusto il processo mediatico, ma anche perché conosco personalmente padre Mimmo, ed ero certa che l’uomo che ho visto servire la comunità per anni con umiltà e dedizione non avrebbe mai potuto commettere ciò di cui veniva accusato.
Ma purtroppo nessuno è Profeta in patria, la condanna non è arrivata solo dai giornali, paradossalmente, i primi a puntare il dito sono stati proprio i membri della comunità di Afragola, il paese natale di padre Mimmo, che avrebbero dovuto conoscerlo meglio di chiunque altro, ed invece si sono affrettati a giudicarlo senza esitazione. In poco tempo, i social si sono riempiti di post di insulti, paragoni con “mele marce” giudizi impietosi. Qualsiasi tentativo di difenderlo veniva soffocato, chi provava a scrivere messaggi di sostegno o a ricordare il suo valore come uomo e sacerdote vedeva i propri commenti cancellati, mentre i messaggi di condanna e disapprovazione restavano visibili. Non capirò mai perché la comunità di Afragola ha voltato le spalle al suo pastore che per anni ha servito con abnegazione e umiltà, le accuse infamanti sono state più forti del ricordo del suo operato, e le maldicenze su di lui sono diventate un mezzo per sfogare la rabbia e i sospetti.
Finalmente ieri venerdì 6 settembre 2024, arriva la notizia che cambia tutto: padre Mimmo è libero.
Il tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza relativamente all’accusa di violenza sessuale per entrambi i sacerdoti. Questo è un momento cruciale, che smonta una delle accuse più infamanti mosse contro di loro.
Per padre Mimmo l’annullamento della violenza sessuale rappresenta un passo decisivo verso la riabilitazione del suo nome. Purtroppo Padre Nicola Gildi, per il momento rimane ancora sotto l’ombra di un’altra accusa: la contestazione della rapina, che non è stata annullata dal riesame, ma che con ogni probabilità, cadrà nelle fasi successive. Ciò nonostante, l’accusa più grave, quella di violenza sessuale, è stata eliminata per entrambi, e questo è un segnale forte per il futuro della loro vicissitudine.
Se il primo di agosto ho scritto l’editoriale per contrastare la gogna mediatica frettolosa e senza prove, oggi scrivo quest’altro editoriale non per difendere padre Mimmo dall’accusa, ma dall’indifferenza che uccide allo stesso modo. Nel momento in cui la più grave delle accuse è caduta, il silenzio dei media è assordante. Purtroppo la notizia positiva continua a non far rumore, non suscita l’interesse che meritava la sua ingiusta accusa.
Nessuna rettifica, nessuna scusa, nessuna parola per raccontare la verità che finalmente inizia ad emergere. Quella stessa stampa e quelle stesse persone che prima si sono accanite sulla vicenda, ora tacciono. È come se la scarcerazione non fosse una notizia degna di nota, come se la sua liberazione non avesse alcun valore mediatico. Un silenzio insopportabile che pone un interrogativo: perché?
Perché si sta ignorando la notizia della scarcerazione di padre Mimmo e dell’annullamento dell’accusa di violenza sessuale? Forse perché non si vuole ammettere di aver giudicato troppo in fretta?
Ma la giustizia non può essere raccontata a metà. Se si è pronti a puntare il dito e a distruggere una persona pubblicamente, allora si deve avere il coraggio di chiedere PERDONO, e la responsabilità di rettificare e raccontare anche quando emerge una verità diversa da quella inizialmente proposta o da quella da noi inventata per fare scoop. Forse non è più interessante raccontare la verità quando non può più alimentare scandali o vendere copie?
Ma noi non ci fermeremo qui. Continueremo a raccontare la sua storia, perché la verità va raccontata sempre, fino in fondo, soprattutto quando non fa rumore.
Padre Mimmo ha sempre servito con il cuore, con lo spirito di chi crede fermamente nella sua missione. Oggi, il mio augurio più sincero e che possa tornare presto a fare ciò che ama di più: prendersi cura spiritualmente delle persone, aiutare chi è in difficoltà e continuare a essere quella figura ispiratrice che tanti hanno sempre visto in lui. La sua presenza, il suo esempio hanno lasciato un segno profondo in molti. Se oggi ci sono ragazzi che si sono avvicinati alla Fede, se tanti hanno deciso di seguire la vocazione e frequentare il seminario, se ci sono giovani diventati sacerdoti, è perché hanno avuto in padre Mimmo un modello di vita. Un sacerdote che ha saputo essere guida, ispirazione e punto di riferimento per tanti, deve tornare presto ad amministrare i Sacramenti. Questo non può e non deve essere dimenticato, perché il bene che ha fatto è un’eredità che va oltre ogni accusa, ogni ombra
continua…
Editoriale di Mena Cristiano





Alleanza Verdi-Sinistra (32) ANAS (181) Anas Campania (43) Angelo Vassallo (34) Arresti (43) Arresto (501) Avellino (47) Aversa (61) Benevento (32) Caivano (43) CAMPANIA (107) Carabinieri (823) Casandrino (34) Caserta (1835) Casoria (33) Castel Volturno (29) Consigliera Muscara' (36) Covid-19 (27) Dario Vassallo (34) Denuncia (32) droga (39) Eventi (27) Eventi e Cultura (171) Evento (34) Fondazione Vassallo (35) Francesco Emilio Borrelli (67) Frattamaggiore (86) gdf (116) GDF NAPOLI (30) Gennaro Saiello (39) Grumo Nevano (56) Guardia di Finanza (204) Ischia (44) Italia (1156) M5S (79) Maria Muscarà (47) Michele Cammarano (37) musica (52) Napoli (2628) Ospedale Cardarelli (34) Polizia Locale (41) Pozzuoli (29) Presentazione libro (44) Regione Campani (1543) Regione Campania (677) Roma (62) Salerno (1770) Sanità (49) sequestro (58) Vincenzo De Luca (51)
- Esposizione personale di Alfredo Troise a cura di Giuseppe Ussani d’Escobar
- La filosofia come vita. Pierfranco Bruni Marilena Cavallo Tonino Filomena in un viaggio da Giordano Bruno a Manlio Sgalambro da Maria Zambrano a Nuccio Ordine e oltre
- L’astrofisico Giovanni Covone, premio Asimov 2024 per la divulgazione scientifica, e il paleontologo Pasquale Raia domani alle 15 a Monte Sant’Angelo per la ‘La settimana dei giganti’ della Federico II. Si parlerà, in forma divulgativa, delle grandi scoperte della scienza partendo da Galileo Galilei e Charles Darwin
- Daniele Cacciuolo protagonista a Sanremo con la sua storia di pizzaiolo
- Con Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello il grande jazz protagonista a Sant’Arpino
