NEL NUOVO ANNO 2023 SONO SPARITE PER I PENDOLARI FRATTESI LE STRISCE BIANCHE INTORNO ALLA STAZIONE FERROVIARIA Mentre la Città di Frattamaggiore è in festa, c’è chi fa i conti con la sparizione delle strisce bianche intorno alla stazione Ferroviaria di Frattamaggiore.

In un periodo di alta inflazione che vede erosi gli stipendi, con un Governo che prova ad attutire l’impatto delle bollette sulle famiglie, a Frattamaggiore, tra un pizza in piazza ed un giocoliere al Corso, non trovano di meglio che rendere sempre più difficile la vita ai pendolari che si immolano (è proprio il caso di dire) sull’altare dell’ambientalismo rinunciando all’auto privata per prendere il treno.
Dal 1° Gennaio 2023 questa scelta sarà soprattutto una scelta di fede perché chi decide di venire a Frattamaggiore a prendere il treno dovrà mettere in conto oltre al prezzo del biglietto anche quello di un salasso per lasciare l’auto sulle strisce blu fino a quando rientra a la sera.

E laddove un tempo c’erano le strisce bianche, utilizzate per lo più dai pendolari, con il nuovo Anno quelle aree di sosta sono diventate blu.

Sono sempre più numerosi i pendolari frattesi che hanno deciso di andare a Napoli con l’auto privata che è diventata sul nostro territorio il mezzo più conveniente per spostarsi con buona pace di tutti gli studi sugli effetti negativi del trasporto privato, dal traffico alle polveri sottili, dalla sinistrosità agli effetti sulla salute.
Purtroppo le strisce blu a Fratta assurgono a deterrente per l’uso del trasporto pubblico. Non c’è altra spiegazione visto che se ne dissuade il parcheggio gratuito all’esterno della stazione ferroviaria, unico caso in Italia, forse in Europa.
La scelta (scellerata) costellata da miopia politico-ambientale mette a nudo la discrasia di politiche locali assolutamente svincolate dai contesti generali, prive di una strategia (quantomeno non chiara) tipica di chi naviga a vista oppure si limita al piccolo cabotaggio per utilizzare una espressione marittima.
Non si spiegano altrimenti queste scelte locali che incidono negativamente sui bilanci delle famiglie che si muovono con i mezzi pubblici mentre il Governo Nazionale impegna nella Legge di Bilancio ben due terzi delle risorse per attutire le bollette energetiche e mentre la BCE muove piccoli passettini sull’aumento dei tassi per non far precipitare l’economia in recessione. In altre parole, scelte locali assolutamente improvvisate, non coordinate, fuori da ogni logica se non quella di vedere nelle strisce blu una ulteriore risorsa economica per le fameliche fauci di un Ente Locale sempre più lontano dalle esigenze ambientali della Comunità che dovrebbe amministrare.

Non è stata risparmiata nemmeno la Strada Bartolomeo Capasso che mette in collegamento la Via Vitt. Emanuele III con il corso Durante ed il ponte per Grumo Nevano

Non è stato risparmiato nemmeno il primo tratto del ponte ferroviario per Grumo Nevano.
Essere ambientalisti (quelli veri, che al mattino si alzano ed evitano di utilizzare l’auto privata a Frattamaggiore è una mission impossible: sicuramente costosa.
Qualcuno dice che è stato il Nuovo Regolamento/Contratto di Servizio che è entrato in vigore. Ma è passato inosservato. Nessuno ne sapeva niente. Nessuno è stato consultato e nessuno ha previsto gli abbonamenti mensili scontati per taluni fruitori. Insomma, meglio andare in auto: è meno costoso.
E intanto partono le petizioni verso l’Ente Comunale per un ripristino dello status quo ante. Speriamo bene.
Frattamaggiore lì 13-01-2023.
Gennaro Cimmino.