NAPOLI.Trianon Viviani, viaggio musicale intorno a Enrico Caruso “popstar”. Domani, giovedì 10 novembre, alle 21, la prima “conferenza cantata” della stagione con Mauro Gioia, dedicata al grande tenore partenopeo

NAPOLI. Al Trianon Viviani, nella programmazione curata da Marisa Laurito,
ritornano e si ampliano le “conferenze cantate”, i cicli di lezioni-concerto
sulla Canzone napoletana, che in questa stagione vedranno la partecipazione
di altri importanti artisti.
Domani, giovedì 10 novembre, alle 21, Mauro Gioia apre il primo dei suoi
tre appuntamenti. Lo “chansonnier” e collezionista di materiali d’archivio e
incisioni rare propone un percorso di analisi della canzone attraverso i
suoi protagonisti a partire da un approfondimento su Napoli e la sua
produzione, tra l’ascolto dal vivo di 78 giri storici e brani iconici da lui
stesso interpretati.
Questo primo appuntamento è dedicato a Enrico Caruso, visto come la prima
popstar della storia. Il racconto parte dal mistero della morte del tenore
napoletano, che si spense nel 1821, a soli 48 anni, per ricostruire la
carriera artistica e la vita personale fatta di eccessi, amori travagliati e
aule di tribunale. «Ma non tutti sanno – spiega Gioia – che Caruso divenne
anche ambasciatore del made in Italy in America, facendo oltrepassare
l’oceano alle nostre più belle melodie e aiutando imprese italiane a
diffondere i nostri marchi: dai sughi ai maccheroni a…. Core ‘ngrato. La
conoscete la ricetta degli spaghetti Caruso?».
Questo ciclo di “Conferenze cantate” è a cura di Giuditta Borelli, Mauro
Gioia, Antonio Pascale e Anita Pesce. Gli arrangiamenti sono di Gigi De
Rienzo e il visual di Giovanni Ambrosio. Al pianoforte Giuseppe Burgarella.
La produzione è di Musica per Roma.