Napoli: “Prima di Abbracciame” il libro di Andrea Sannino sarà presentato in anteprima per la stampa allo Scottojonno martedì 26 novembre

Napoli. Nella misteriosa cornice della Galleria Principe di Napoli martedì 26 novembre lo Scottojonno ospiterà alle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione del libro “Prima di Abbracciame” (Edizioni Mea), la storia di Andrea Sannino antecedente la scalata delle classifiche musicali e prima che “Abbracciame” diventasse la voce di speranza degli italiani fuori i balconi durante gli anni del Covid.
Il libro, a cura di Stefano Vannini, reca la prefazione di Maurizio de Giovanni. Quest’ultimo fa un elogio del cantautore soprattutto per la sua autenticità e scrive a proposito:


《In un mondo in cui i sentimenti spesso si perdono tra
il frastuono e la fretta della quotidianità, la musica di
Andrea Sannino ci ricorda che sono ancora possibili
autenticità e passione.》


Un ospedale di Napoli in allerta bomba per la venuta al mondo di Sannino! Fortunatamente un falso allarme, così inizia la storia del cantautore di “Abbracciame”.
Di famiglia ercolanense, originario di Vico Santa Rosa. Un primo ruolo da ‘pescivendolo’ nella recita scolastica del presepe napoletano del settecento e quanti complimenti per quella voce: “a fronna e limone”.
Il cantautore vanta anche un passato da animatore turistico in Sicilia, che lui reputa un primo passo verso la carriera artistica.
Indescrivibili le emozioni che provava nell’esibirsi davanti ai villeggianti durante gli spettacoli serali.
Di emozioni Andrea quella stagione ne ha vissute tante, non solo soddisfazioni artistiche; ma anche piacevoli incontri. Tra una bachata e qualche chiacchierata ha conosciuto Marinella, l’amore della sua vita.
Andrea ricorda con gioia che la gente dei vicoli lo riconosceva come il nipote Mast’Andrea ‘o comico; il sangue d’artista, insomma, gli scorreva nelle vene, sin da bambino.

La sua é una famiglia semplice composta di cinque persone: mamma, papà, e due sorelle Adelaide e Assunta. Il padre, con pettine e forbici, era conosciuto nei vicoli di Ercolano come “Santin ‘o barbier”, però, per un certo periodo dovette trasferirsi con la famiglia a Novara perché ottenne il posto come ‘bidello’. Per usanza familiare anche il padre cantava alle feste e in quei momenti Andrea nutriva una profonda ammirazione nei suoi confronti.

“Ascoltare è sinonimo di imparare” questo il metodo di studio di André, quando andava a scuola, in modo tale da dedicare il pomeriggio alle esercitazioni musicali. Andrea si dilettava ad andare a ritmo con la radio con bacinelle e cucchiai.

Poi arrivò il piccolo grande salto e il dono di vicolo di un vero e proprio impianto a lui e ai cugini.
Andrea, la cugina Angelica e il pianista Lino misero su un trio, chiamandolo “Le Aquile”.
Finite le superiori, il sogno di Andrea era seguire la musica, ma per poter campare e poter mantenersi quotidianamente Sannino andò a fare il piastrellista, ma non rinunciva, da figlio del Vesuvio, a non viver da protagonista.
Cambiò lavoro, diventò trasportatore di latticini e nel frattempo si realizzò il primo sogno a Cinecittà con la prima serata di stagione del “Treno dei desideri” a cantare accanto a Lucio Dalla. Il prosieguo a San Giovanni a Teduccio, il primo bacio con Marinella a Santa Lucia. L’ansia in ogni campo superata con il suo mantra: osservazione e comprensione.
La seconda parte della giornata Andrea la dedicava al teatro, non senza passare prima per la sua amata. Iniziava la sua carriera teatrale come protagonista in “C’era una volta… Scugnizzi” e al contempo il suo trasferimento a Napoli, ben accolto dalla famiglia della sua amata Marinella.
L’esordio al teatro Augusteo e poi Tournèe in giro per l’Italia, ma quel successo aveva reso Andrea un altra persona e il buio calava sulla storia d’amore.
Ma quella distanza fece meditare Andrea sulla sua scelta, capendo che la libertà non è solitudine; quel ritorno sui sui passi ha reso l’amore tra Andrea e Marinella più forte e così da un sussurro di riconquista nasceva “Abbracciame”.
Dopo la riconciliazione con Marinella arrivò anche la prima produzione discografica “Senza Accordi” caratterizzata soprattutto dalla vendita porta a porta, ancora in un clima molto familiare.
Ma da tutta questa esperienza Sannino approdò a comprendere che il successo è esser felici di quello che si ha.
Nel 2012 è la volta della collaborazione con Mauro Spenillo e nel 2014 i due collaborano nella scrittura di “Abbracciame” e, sempre, nel 2014 Sannino fu pronto per il secondo album “Uánema” in collaborazione con l’etichetta “Zeus Record”. Quell’album e quella canzone, poi, hanno conquistato il disco d’oro
e di platino e i cuori degli italiani.
Quell’Abbracciame, nata dal buio della vita, è stata la social catena che ha mantenuto uniti gli italiani nel dolore, costretti, per l’emergenza sanitaria da Covid, al distanziamento sociale.
Un libro quello di Andrea Sannino che ci porta alla scoperta del suo passato, tra “vic’ e vicariell”, fino alla cima del successo.
Ci sono immagini che restano impresse nel cuore, sogni d’infanzia in bianco e nero che possono colorarsi nel presente, soprattutto, con il sogno e la fatica. È questa la storia per immagini del cantautore dell’arcobaleno subito dopo la tempesta.

Marianastasia Lettieri

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