Napoli, dure ragazze sfregiate con l’acido durante la notte. Borrelli: “le ragazzine nuova frontiera della criminalità e violenza. Oramai viviamo una deriva sudamericana. Intanto pene sempre super lievi per i giovani criminali. Per i ragazzini che seminarono il panico al Vomero tentando di uccidere un 15enne ridotte le condanne da 8 anni e 6 mesi a 1 anno e 10 mesi. Di fatto la vita di una vittima vale meno di 2 anni d galera”.

NAPOLI. Due sorelle di 24 e 17 anni sono rimaste ustionate con l’acido la scorsa notte a Napoli. Secondo la polizia, le due, poco dopo l’una di notte, stavano camminando in corso Amedeo di Savoia, quando si sono avvicinate altre tre ragazze che avrebbero lanciato contro di loro l’acido.
Le ragazze sarebbero poi scappate su tre scooter, guidati da altrettanti ragazzi. Le due sorelle, invece, sono state ricoverate nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli con ustioni al braccio e al volto da cui sono state dimesse. Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde è stato in costante contatto con i vertici dell’ospedale per avere notizie delle due ragazze che sono state dimesse.  
L’episodio segue il violento schianto nella serata di venerdì fra uno scooter, andato completamente distrutto, e un’auto tra il corso Amedeo di Savoia e le Rampe di San Gennaro dei Poveri. In sella al motorino tre ragazze, due 15enni e una 16enne. Dalle prime ricostruzioni viaggiavano anche senza casco e su un mezzo sprovvisto di assicurazione e già sottoposto a sequestro, venendo da una strada percorsa in controsenso. Una è in prognosi riservata.
“Le giovani ragazze sono la nuova frontiera della criminalità e violenza. Troppi giovani vivono senza regole e senza coscienza in una sorta di deriva sudamericana che vive il nostro territorio – ha dichiarato il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli – Non si preoccupano di nulla, fanno ciò che vogliono e, così facendo, mettono a repentaglio la propria vita e quella degli altri. C’è bisogno di punizioni severe, e le famiglie devono risponderne. Non si chiedono dove sono  figli, cosa stanno facendo, che fanno in giro in tarda notte? Vanno educati loro in primis, solo così, forse, qualcosa inizierà a cambiare. Il 50% dei detenuti minorenni inseriti in un percorso di recupero sono campani. Intanto però se le condanne continuano a essere super lievi anche per gli omicidi o i tentati omicidi le cose andranno sempre peggio.
Emblematica è l’ennesima super riduzione di pena per i ragazzini che per un pelo al Vomero non uccisero un 15enne a cui fu colpito un polmone. In primo grado le pene variarono con condanne che andavano dagli otto anni e sei mesi ai sei anni. All’appello le pene sono state ridotte a due anni e otto mesi e 1 anno e 10 mesi. D’altronde anche il pistolero di Qualiano era stato condannato a pochi anni di carcere per aver commesso un omicidio. Il risultato è che è tornato a sparare e a tentare di uccidere di nuovo. Se la vita di una persona vale 2 anni di galera è evidente che gli omicidi aumenteranno”. (cs)