NAPOLI. Chi ha provocato l’incendio nel cratere degli Astroni, all’interno dell’Oasi naturalistica del Wwf, è stato identificato. Indagine lampo del gruppo forestale dei carabinieri. Si tratta di un 33enne di Pianura, parcheggiatore abusivo all’esterno della villa e di un uomo del 63, titolare del locale.

NAPOLI. A causare la devastazione dell’Oasi degli Astroni sono stati un parcheggiatore abusivo e un ristoratore che hanno sparato illegalmente 9 batterie di fuochi. Borrelli (Europa Verde): “Negli ultimi 3 anni 56 roghi causati dai botti illegali. Gli autori devono avere una condanna esemplare”. A causa di 9 batterie di fuochi d’artificio al termine di una cerimonia sono andati in fiamme 50 ettari di macchia mediterranea, di vegetazione spontanea e di alberi di varie specie. I festeggiamenti non solo hanno danneggiato gravemente un polmone verde tutelato ma sono costati l’utilizzo di 5 elicotteri, 2 canadair, 70 autobotti, 7 veicoli di soccorso e l’impiego di 66 uniformi tra carabinieri, vigili del fuoco e dipendenti della regione campania.Tutto è cominciato domenica scorsa, dopo le 23. Al termine di una cerimonia, nove batterie di fuochi d’artificio hanno illuminato il cielo sopra il cratere degli Astroni. “Da anni combattiamo la piaga dell’illegalità e strafottenza sul nostro territorio. Chi spara botti senza alcuna autorizzazione, in piena notte è spesso un delinquente o un grandissimo incivile. Solo negli ultimi 3 anni abbiamo contato 56 roghi di montagne, pinete o appartamenti causati dai botti illegali. Spesso questi botti vengono usati per segnalare l’arrivo di una partita di droga, per festeggiare la scarcerazione di un detenuto o per mandare segnali della camorra dell’arrivo delle polizia. Nel caso specifico ha sparare è stato il parcheggiatore abusivo di un ristorante simbolo del legame indecente tra illegalità e certi soggetti che svolgono le loro attività devastando il nostro territorio e facendo affari con chi invece dovrebbe essere denunciato. Oltre alla condanna che riteniamo che debba avere l’aggravante prevista per i reati ambientali chiediamo al giudice di condannare questi due spregevoli individui a pagare di tasca propria gli interventi di spegnimento e il rinverdimento dell’oasi che le loro azioni scellerate e delinquenziali hanno distrutto. Servono punizioni esemplari per fermare questa deriva. Ci congratuliamo con i carabinieri forestali per la rapidità con cui hanno agito” ha spiegato il consigliere reginale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.