NAPOLI. Camorra: clan “sfrattava” condomini per controllare “Bronx”. Borrelli (Europa Verde): “un terzo delle abitazioni popolari campane sono in mano alla camorra. Bisogna usare le maniere forti per ripristinare la legalità e dare le case a chi ne ha davvero diritto”

NAPOLI. Il clan Silenzio, colpito oggi da una serie di misure cautelari emesse su richiesta della DDA di Napoli ed eseguite dalla Squadra Mobile, costringeva interi nuclei familiari ad abbandonare le proprie abitazioni, legittimamente occupate, in modo da garantire ai membri ed affiliati della famiglia il controllo militare della loro roccaforte, il cosiddetto “Rione Bronx”, nel quartiere san Giovanni a Teduccio di Napoli, e la gestione di tutte le attività illecite, in particolare estorsioni e controllo delle piazze di spaccio. Emerge anche questo dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli.
Un terzo delle abitazioni popolari campane sono in mano alla camorra. Bisogna usare le maniere forti per ripristinare la legalità e dare le case a chi ne ha davvero diritto. In passato i clan obbligavano le persone legittimamente assegnatarie a inserire nel proprio nucleo familiare esponenti dei clan che poi si impossessavano delle abitazioni. In alcune zone le case popolari sono diventati i luoghi dove la camorra ha organizzato le piazze di spaccio o ha nascosto le armi o ha sistemato gli affiliati a scontare i periodi di arresti domiciliari.
Non solo questi soggetti criminali si sono impossessati di beni della collettività per i loro loschi affari ma ovviamente non hanno pagato i fitti e si sono allacciati alle utenze abusivamente. Altro che povera gente e famiglie in difficoltà, parliamo di camorristi senza scrupoli” dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che da tempo porta avanti una battaglia contro gli occupanti abusivi delle case popolari e pubbliche.

COMUNICATO STAMPA