LA VOCE DELLA DIRETTRICE: Il Perdono di Assisi e la Prova di Padre Mimmo, un appello alla Misericordia e alla Verità

Si è concluso a mezzanotte di ieri 2 agosto il Perdono di Assisi, la solennità che ci permette di ottenere l’indulgenza plenaria per noi o per i defunti e anticipa sulla terra la gioia del paradiso. “Voglio mandarvi tutti in Paradiso” diceva San Francesco il 2 agosto del 1216. Una Solennità tanto cara a padre Mimmo Silvestro che anche quest’anno in prima linea, con l’aiuto di qualche volontario, ha installato una copia della Porziuncola per far vivere ai fedeli la stessa atmosfera dell’amata Santa Maria degli Angeli in Assisi. È proprio mentre si preparava per la grande festa francescana, che all’alba del primo agosto m.c. è stato arrestato come un comune delinquente e portato in carcere dapprima a Poggioreale, poi a Secondigliano dove si trova attualmente.

Padre Mimmo Silvestro 51 anni, parroco della Basilica di Sant’Antonio di Padova in Afragola, (attualmente sospeso dal ministero, dall’ Arcivescovo Metropolita di Napoli Mons. Mimmo Battaglia), già parroco per 12 anni della Chiesa Conventuale Santa Caterina d’Alessandria in Grumo Nevano, è stato arrestato insieme al confratello, padre Nicola Gildi 55 anni, entrambi accusati di violenza sessuale, ricatti e rapina mirata al recupero di immagini e chat imbarazzanti. Accuse che la comunità e tutti quelli che conoscono padre Mimmo, faticano a credere. Sono ore di dolore e smarrimento per le comunità di Afragola e Grumo Nevano.

Vita Web TV è stata la prima testata giornalistica a ricevere la sconvolgente notizia, ma ha scelto di non pubblicarla, non per risparmiare padre Mimmo, ma perché non può assolutamente credere che un uomo così spirituale, dai solidi principi, con una vita integerrima, tutta dedicata al bene, possa essere colpevole dei crimini di cui è accusato. Purtroppo mentre noi ci siamo astenuti, tanti altri giornalisti hanno diffuso la notizia senza freni e senza sosta, ingolfando i social media, e strumentalizzando anche la cosa per attirare l’attenzione e ricavarne seguito e like. Spesso, questo tipo di azioni viene compiuto senza considerare le gravi conseguenze che possono derivarne, compromettendo non solo la reputazione di un individuo, in questo caso, di un Ministro di Dio, ma anche la coesione e la serenità di un’intera comunità. Non si contano le telefonate e i messaggi pervenuti alla nostra redazione per conoscere la news raccontata da Vita Web TV testata cattolica del territorio. Ebbene dopo due giorni di turbamento e di domande quasi tutte ancora senza risposta, oggi interrompiamo il silenzio stampa per condividere un messaggio di riflessione, ma soprattutto di sostegno a padre Mimmo, guida spirituale per tanti di noi, che ha sempre servito la chiesa in modo impeccabile. Nei 12 anni vissuti a Grumo Nevano ha amministrato e guidato la comunità con dedizione e amore, con uno stile di vita Santo e secondo il cuore di Dio. Sono testimone del grande lavoro fatto con i bambini, adulti, con tutte le realtà parrocchiali, e soprattutto testimone dell’impegno con i ragazzi difficili del territorio, che ha tolto dalla strada e sottratto alla criminalità, ho visto ragazzi diciassettenni accompagnare alla prima comunione, ho testato con mano il suo prendersi cura dei poveri e dei piccoli della terra, sempre disponibile per i progetti benefici, un pastore carismatico, che ha ispirato molti di noi con le parole e le opere. Non ho mai visto padre Mimmo guardare con occhi compromettenti donne, uomini ne tantomeno bambini, e credo questo sia un pensiero condiviso da tutti quelli che lo conoscono. Detto questo desidero concentrarmi sul tema del Perdono e della Misericordia. Le questioni giuridiche le affidiamo alla Magistratura, in cui riponiamo piena fiducia.

A noi però non c’è dato di puntare il dito né di giudicare. In questi due giorni sui social a scatenarsi sono state le parole offensive, orrende, e fuori luogo. Questo mi ha ricordato l’entrata di Gesù a Gerusalemme: dapprima acclamato, poi, poche ore dopo, Crocifisso dalla stessa folla. La storia si ripete. Fino a qualche giorno fa, padre Mimmo era osannato da tutti, e ora, invece, viene umiliato, etichettato, e additato. Rivolgo un appunto a chi accusa: “se sei convinto di essere senza peccato, allora scaglia la prima pietra”

In questi momenti difficili, è fondamentale ricordare che tutti possiamo sbagliare e che nessuno dovrebbe giudicare senza conoscere tutta la verità. Il Perdono di Assisi che abbiamo appena celebrato ci ricorda l’importanza della MISERICORDIA. Invito pertanto a pregare per Padre Mimmo, che ora sta vivendo il momento peggiore della sua vita, non possiamo sapere come si sente, né cosa stia pensando, ma possiamo solo immaginare quanto sia devastante per lui vedere crollare tutto ciò a cui ha sempre tenuto: la sua condotta esemplare, l’immagine che ha cercato di mantenere. Non sappiamo quale sarà la sua reazione a tutto questo, ma possiamo offrirgli il nostro sostegno e la nostra comprensione, così come avrebbe fatto lui con noi.
Affidiamo lui, ma anche padre Nicola e tutti i coinvolti in questa faccenda alla Misericordia di Dio. Vi invito inoltre a lasciare sotto questo articolo messaggi di sostegno e di preghiera e non insulti, perché al di là di ogni cosa, è importante ricordare che si tratta di una vita di consacrazione e di servizio, che non può essere ignorata o gettata perché ci si è lasciati soggiogare dal male sempre in agguato per minare le anime.

Sono Certa che con la Misericordia di Dio, padre Mimmo, padre Nicola e tutti gli altri protagonisti della narrazione sapranno ritrovare la strada per dare senso a tutto, per la maggiore gloria di Dio.
E ricordiamoci sempre che con la misura con la quale misuriamo saremo misurati.

Mena Cristiano Direttrice Responsabile

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