LA DIMORA DI DIO SECONDO GLI OCCHI DI UN ASPERGER – DOVE PUÒ ABITARE DIO?

Uno degli interrogativi della storia dell’uomo è stato e lo è ancora, dove sia la dimora di Dio, migliaia di anni fa al tempo degli antichi greci, romani, gli dei secondo loro abitavano sul monte Olimpo,oppure nei templi.
Per gli israeliti Dio dimorava nel Santa Santorum, dove era presente l’ Arca dell’Alleanza e si manifestava con la sua presenza tramite la luce Shekinah, ci sono testimonianze citate dallo storico ebreo Giuseppe Flavio del I secolo d.c. Riguardo a un’ oscuramento del cielo e ad una voce provenire dall’interno del tempio di Dio a Gerusalemme la quale disse: “ noi da qui c’è ne andiamo “ questo evento si verificò pochi giorni prima della presa totale nel 70 d.c. della città di Gerusalemme dai soldati romani comandati da Tito.
Per i cristiani la dimora di Dio è nei cieli spirituali, un luogo inaccessibile che si trova oltre l’Universo conosciuto, all’ interno di una dimensione diversa che all’occhio umano può vedere e conoscere, in questa dimora hanno accesso solo gli Angeli che sono i messaggeri celesti e i Santi che ricoprono una posizione di lusso, nella schiera celeste, a noi umani ci è impossibile capire come siano fatti gli esseri angelici, probabilmente sono come l’aria che si espande e riesce a essere presente in più forme e modi, mi ricordo che feci una domanda simile alla mia professoressa di Chimica alle superiori e lei mi rispose che probabilmente sarebbero stati di una materia gassosa.
Ma ciò che vogliamo trattare in special modo è il concetto principe del cristianesimo cattolico, che Dio dimora nell’eucarestia e nel cuore degli uomini di buona volontà. Sì Dio dimora in ognuno di noi che gli apre le porte del cuore, Dio può anche abitare nei nostri cari, nella natura, negli animali alati, terreni e marini, percependo la presenza di Dio nel cuore del nostro prossimo, possiamo apprezzare di gran lunga i gesti gentili che ci vengon fatti.
Dio sicuramente non abita in una casa come si credeva nell’antichità, ma abita ovunque ci sia una creazione nell’universo conosciuto. Sapere che Dio abita anche nei sofferenti, ci aiuta ad apprezzare meglio la sofferenza che ci viene data come un privilegio per avvicinarci a Dio, perché soffrendo riusciamo a capire che l’essere umano è polvere e non è nulla se Dio non gli desse la vita.

Davide Sarno