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Il Papa della Vergine e la rivoluzione del servizio. Riflessioni sulla prima omelia di Papa Leone XIV nella Cappella Sistina. Editoriale di Mena Cristiano

Il Papa della Vergine

«Sono qui davanti a voi non come un sovrano, ma come un servo. Affinché io possa diminuire, e Cristo crescere». È con queste parole che Papa Leone XIV ha aperto la sua prima omelia nella Cappella Sistina, il giorno dopo l’elezione, avvenuta nel cuore di una giornata mariana: l’8 maggio, supplica alla Madonna di Pompei. Un inizio che non è soltanto simbolico, ma profondamente spirituale. Un Papa che viene dallo Spirito Santo, che si affida a Maria, e che si presenta come colui che deve sparire per lasciare spazio a Cristo.

Quella pronunciata da Leone XIV non è stata un’omelia di circostanza. È stato un grido dolce ma fermo, che chiede alla Chiesa di tornare alla sua essenza: servire. Non imporsi, ma testimoniare. In un mondo dove dominano l’apparenza e il delirio dell’onnipotenza, dove si idolatrano successo e denaro, il Papa ha ricordato che chi crede spesso viene deriso, e che non sono pochi i contesti in cui la fede Cristiana è ritenuta una cosa per persone deboli e poco intelligenti. Una frase che mi ha molto colpita, perché è una realtà che conosco bene. Anch’io ho provato su di me la derisione per aver creduto. Ma non ho mai smesso di camminare, anzi, quella fede ridicolizzata è diventata la mia forza. È su questa consapevolezza che ho voluto costruire ogni riga dell’identità editoriale di Vita Web TV: credere è una grazia, e chi non crede non è più forte, ma più povero. La mancanza di fede ha detto, porta ad una perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, e la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche.

Il Papa ha parlato di Gesù come di una figura spesso ridotta a “superuomo”, o a leader carismatico ma poi da abbandonare quando seguirLo diventa scomodo, e questo purtroppo lo si vede non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati. Questa è la forma più sottile di ateismo, ha aggiunto, accettare Cristo come spettacolo, ma rifiutarne la verità profonda. È la stessa folla che Lo acclamava e poi Lo ha abbandonato. Ma la Chiesa, ha detto Leone XIV, deve custodire quella risposta che Pietro diede duemila anni fa: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. È da qui che riparte il cammino.

Un altro passaggio che porto con me è il richiamo per chiunque eserciti un ministero di autorità nella Chiesa, a sparire, a farsi piccolo, affinché sia conosciuto e glorificato solo Cristo. È una frase dirompente, soprattutto in una cultura dell’immagine dove tutti vogliono mettersi al centro. Ma proprio qui sta la rivoluzione del servizio: non primeggiare, ma essere trasparenza. Non affermarsi, ma svuotarsi per illuminare.

La Messa si è conclusa con un lungo applauso da parte dei cardinali. Ma è iniziata, per il mondo, una nuova era. L’era di un Papa della Vergine, figlio dello Spirito, che ci chiede di non avere paura di essere piccoli, veri, fedeli.

Mena Cristiano