Il Commento di S.E. Mons. Angelo Spinillo nella III Domenica d’Avvento.
Il Vescovo della Diocesi di Aversa commentando il Vangelo nella terza domenica d’Avvento ci ricorda che
questo tempo, caratterizzato dalla profezia, è il tempo della venuta che viene annunziata, della ricchezza del bene di quando il Signore è in mezzo a noi.
Il Profeta che il Signore individua in Giovanni Battista è colui che annuncia il Regno dei Cieli, che è vicino a noi, come ha ricordato il Vangelo della scorsa settimana, ed è raggiungibile attraverso l’unione della persona umana all’umanità con Dio che ci permette di organizzare la nostra Vita in dialogo con Lui aprendo all’eternità il tempo che viviamo.
Il Vangelo ci rammenta attraverso la profezia di Isaia l’avvento di un tempo nuovo in cui il Messia apre all’umanità, possibilità e speranza di bene. Questo è il cammino che siamo chiamati a vivere.
I profeti ci annunciano questo e ci invitano a osservare i segni, che ci indicano la via del bene, della carità e che la fraternità può essere reale, e che l’umanità può vivere nella pace, perché sono i costruttori di pace.
L’apostolo Giacomo nella seconda lettura ci esorta ad essere agricoltori sapienti, che seguono i tempi di crescita di ciò che si semina e si coltiva.
L’agricoltore sapiente è colui che ha costanza e ha spirito di sopportazione nelle difficoltà della vita.
Sopportare la fatica significa essere costanti nel camminare nella speranza di poter incontrare e vivere il bene.
Con questo atteggiamento andiamo incontro al Natale e alla celebrazione della venuta del Signore tra noi.
La sua presenza trasforma tutto e ci apre le vie del Regno dei Cieli, ci pone nella condizione nuova di essere figli di Dio, nel frutto ricco di Vita di amore e carità che Dio viene a donarci.



