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GDF NAPOLI: in collaborazione con S.C.I.C.O., eseguito decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili, quote societarie, compendi aziendali e disponibilità finanziarie per oltre 3,5 milioni di euro.

GDF NAPOLI: in collaborazione con S.C.I.C.O., eseguito decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili, quote societarie, compendi aziendali e disponibilità finanziarie per oltre 3,5 milioni di euro. Di seguito il comunicato stampa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli datato 3 ottobre 2024.
Per delega del Procuratore della Repubblica, si comunica che militari del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con il Servizio
Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, hanno eseguito un decreto di sequestro
preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale
Antimafia, avente ad oggetto beni mobili e immobili, quote societarie, compendi aziendali e
disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 3,5 milioni di euro.
In data 14 maggio 2024 il destinatario del provvedimento, unitamente a quattro soggetti, era
stato sottoposto ad una ordinanza applicativa di misure cautelari personali in quanto gravemente
indiziato dei reati di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo
mafioso e dalla finalità agevolativa dell’organizzazione camorristica denominata “clan
Contini”. Nella circostanza furono sottoposti a sequestro (e contestualmente affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale) una nota impresa di ristorazione operante nel centro storico di Napoli, un’impresa di panificazione, un’agenzia viaggi e sette immobili che si era accertato essere stati fittiziamente intestati a terzi anche per agevolare il raggiungimento delle finalità illecite del sodalizio e per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie.
Gli accertamenti economico-patrimoniali successivamente eseguiti nei confronti di uno degli
indagati (tuttora ristretto in carcere) e dei componenti il suo nucleo familiare hanno evidenziato
una palese sproporzione, nel periodo 2000-2023, tra i redditi dichiarati e le relative possidenze
mobiliari e immobiliari.
Su queste basi è stato ora disposto il sequestro “per sproporzione” sia dei beni già vincolati, sia
di ulteriori beni (due immobili, un orologio di marca Rolex, un lingotto d’oro e somme di denaro
contante per 373.860,00 euro rinvenute in sede di perquisizione), della cui lecita provenienza
l’indagato non ha fornito alcuna giustificazione.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare reale disposta in sede di indagini preliminari
avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il relativo destinatario è persona sottoposta
ad indagini e, quindi, presunto innocente fino a sentenza definitiva.