FOGGIA. Monsignor Giorgio Ferretti riceverà il “Pallio” a nome di Papa Francesco. Solenne Celebrazione Eucaristica nella basilica cattedrale.

dI Giuseppe Zingarelli

FOGGIA. Mercoledì 23 ottobre alle 18.30, l’ Arcivesvovo Metropolita dell’Arcidiocesi Foggia-Bovino, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giorgio Ferretti, presiederà nella Basilica Cattedrale di Foggia la solenne Celebrazione Eucaristica nel corso della quale, a nome di Sua Santità Papa Francesco, riceverà l’ imposizione del Pallio per le mani dell’ Arcivescovo di Sarsenterum e Nunzio Apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, Sua Eccellenza Reverendissima, Monsignor Peter Rajic.
Monsignor Rajic è stato anche Nunzio Apostolico in Lituania, Lettonia ed Estonia. Monsignor Ferretti, nominato Arcivescovo dell’Arcidiocesi Foggia-Bovino da Papa Francesco il 18 novembre 2023, è stato consacrato a Roma dal Cardinale Matteo Zuppi il 9 dicembre 2023. Il Santo Padre, in precedenza, aveva accettato la rinuncia al governo pastorale della stessa Arcidiocesi Metropolitana di S.E. Rev.ma, Monsignor Vincenzo Pelvi. Monsignor Ferretti ha 56 anni. È nato a Genova il 27 novembre 1967. Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università di Genova, dopo alcune esperienze come insegnante di Religione nel capoluogo ligure, ha poi conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. È stato ordinato sacerdote il 6 novembre 2004 per la diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino. Ha ricoperto numerosi incarichi pastorali ed è stato, dal 2017, sacerdote “fidei donum” nell’Arcidiocesi di Maputu, nella Repubblica del Mozambico nonché Parroco della “Cattedrale Metropolitana” de Nossa Senhora de Conceicào e Membro del Consiglio Presbiterale. Il Pallio è un paramento liturgico. È costituito da una striscia di stoffa di lana bianca che Monsignor Ferretti porterà avvolta sulle spalle. Simboleggia non soltanto l’agnello che il Vescovo “Buon Pastore” porta sulle spalle bensì, al contempo, anche il compito e la missione pastorale che coloro ai quali viene concesso devono svolgere per il bene e la salvezza delle anime. Il suo nome deriva dal latino “pallium”, un mantello di lana tipico della cultura romana. Inizialmente il Pallio era riservato solo al Papa, Vescovo di Roma. Successivamente, nel corso della storia della Chiesa, i Papi lo concessero anche ai Vescovi e agli Arcivescovi. Il Pallio è anche il simbolo di un legame speciale che lega Vescovi ed Arcivescovi al Santo Padre ed alla Chiesa cattolica. Un simbolo che, di fatto, esprime la potestà che il “Metropolita” acquista di diritto nella propria giurisdizione canonica ed ecclesiastica. Lo stesso Pontefice si è soffermato sul significato del Pallio. Papa Francesco, infatti, ricorda la pecorella che il “Buon Pastore” è chiamato a portare sulle spalle. Gesù offrì la sua vita per la salvezza degli uomini. Il Pallio, come ribadito dal Santo Padre, allo stesso modo, è un segno distintivo per i “Pastori” che lo portano. Un segno che richiama e ricorda la missione terrena e salvifica di Gesù Cristo per tutti gli uomini che in ogni tempo della storia hanno accolto e continueranno ad accogliere la Sua Parola, vivendola e mettendola in pratica. Così Papa Francesco: “Il Pallio è un segno importante, ricorda che i “Pastori” non vivono per sé stessi ma per le pecore. È un segno che ricorda che la vita per possederla bisogna perderla, donandola!”. La Solenne Celebrazione Eucaristica sarà trasmessa in TV da Tele Dehon, canale 19, per la Puglia e la Basilicata, canale 110 per la Campania, canale 86 per la Calabria. In streaming su Facebook e You Tube.