Ex Pretura a Napoli fra prostitute e spacciatori, il grido d’allarme del Sindacalista Giuseppe Alviti

Noi qui siamo gli ultimi sopravvissuti. Questa non è più la piazza in cui siamo nati e cresciuti, è diventata una terra di nessuno. Alle sette di sera i commercianti devono abbassare la saracinesca e scappare via». Siamo a Napoli in via Cesare Rosaroll, di fronte alla piazza in cui si erge il palazzo dell’ex Pretura, a sua volta ex carcere San Francesco. Un casermone abbandonato che da anni aspetta di rinascere a nuova vita, appeso a un bando di gara che dovrebbe trasformarlo nella sede della Commissione tributaria provinciale e regionale. Eppure questa zona un tempo brulicava di attività e commercio. In piazza Giovanni Leone c’era lo stazionamento della Tpn: prima i tram, poi gli autobus, che dalla provincia portavano ogni giorno in città migliaia di persone. «Era una delle piazze più commerciali di Napoli – racconta Giuseppe Alviti noto attivista sindacale napoletano leader dell’ Associazione nazionale guardie giurate  – almeno fino a quando la Pretura e il tribunale di Castel Capuano erano ancora in funzione. Adesso è diventata un ricettacolo di spacciatori, prostitute, tossicodipendenti e ubriaconi e nessuno muove un dito per arginare questo degrado».

Oggi il portone d’ingresso dell’ex carcere accoglie materassi e cartoni di vino mentre ai piedi della torre Sant’Anna si può ammirare una distesa di siringhe usate, così numerose come non si vedeva dai tempi del boom dell’eroina. «Stiamo aspettando ancora che il tratto di mura da questa torre fino a Porta Capuana venga riqualificato» spiega il Dott
Giuseppe Alviti ma fino ad oggi nulla ed chiediamo all’ amministrazione comunale in primis al Sindaco Manfredi di intervenire prima che un cedimento della struttura possa provocare morti tra i tanti clochard e disadattati che bivaccano e dormono nella struttura.

comunicato stampa