Ercolano-Casalecchio del Reno (Bo): Carabinieri arrestano 43enne per tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti

Per delega del Procuratore della Repubblica f.f. di Napoli, si comunica che nella mattinata del 5.4.2023, personale della Stazione Carabinieri di Casalecchio sul Reno (BO), ha dato esecuzione, in Casalecchio sul Reno, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, in data 30.3.2023, dal Giudice per le Indagini Preliminari Tribunale Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica,  nei confronti di Q.V., residente in Casoria, di anni 43, perché gravemente indiziato di tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Le intense ed articolate indagini condotte dalla Tenenza Carabinieri di Ercolano, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, consentivano di acquisire gravi ed univoci indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che la notte di Capodanno 2023, intorno alle 03.20, in Ercolano, dopo aver avuto una violenta lite con la convivente, allorchè si trovavano fermi in una stradina cieca alle pendici del Vesuvio, investiva volontariamente con l’auto la donna -distesasi in terra per impedirgli di andare via-passandoci sopra per ben due volte. La donna, estratta da sotto al veicolo dove era rimasta incastrata, trasportata in ospedale in codice rosso, veniva riscontrata affetta  da gravi traumi. L’uomo, falsamente, denunciava un tentativo di rapina asserendo che aveva involontariamente investito la compagna, scesa dall’auto e nascostasi dietro il veicolo, per scappare.

Le indagini trovavano rilevanti difficoltà nel muro di omertà esistente sul territorio atteso che tutti i presenti si dileguavano all’arrivo dei carabinieri e alcuna persona forniva contributi utili alle investigazioni. Anche la persona offesa, sentita giorni dopo presso l’ospedale, confermava la inverosimile versione del convivente e non sporgeva alcuna querela nei confronti dell’uomo difendendolo a spada tratta.

La svolta delle indagini scaturiva dalle attività di intercettazioni che consentivano di ricostruire l’evento delittuoso come contestato che veniva poi confermato dagli esiti della consulenza tecnica effettuata in ordine alla dinamica ed alle modalità dell’investimento.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.