Di Maria non si dirà mai abbastanza. Vita Web TV dedica alla Regina del cielo e della terra, un pensiero al giorno per tutto il mese di Maggio a Lei dedicato
Al suono dell’Ave Maria faceva il segno della croce ed invitava i presenti in ospedale a recitare l’Angelus. Si conserva ancora un busto marmoreo della Madonna, che egli venerava in casa sua. Sul tavolo della sua stanza da letto aveva invece una piccola statua di bronzo, che ritrae Maria e il Bambino che dorme sulle sue ginocchia. Lei fa un segno di silenzio col dito sulla bocca. Sotto è indicato il titolo: “la Vergine del silenzio“. Giuseppe Moscati conosceva benissimo il calendario mariano, si preparava devotamente a celebrare le feste della Madonna, anche digiunando, e tutti i sabati non mangiava carne. Aveva grande devozione per la Madonna di Pompei, l’Immacolata e la Madonna del Buon Consiglio. Dinanzi a quest’ultima immagine, nella chiesa delle Sacramentine, fece voto di castità. Nelle cassette delle chiese che frequentava si trovavano spesso cospicue offerte per il culto della Madonna. Controprova di questa generosità è la costatazione che dopo la sua morte queste cospicue offerte non furono più trovate. Venerava la Vergine Immacolata nella chiesa del Gesù Nuovo, ma prediligeva anche la chiesa in S. Nicola da Tolentino, a ridosso della funicolare centrale. Da Bartolo Longo, fin da piccolo, aveva appreso l’amore per la Madonna di Pompei. Famoso è il suo scritto: “come recito l’Ave Maria“, nel quale a ogni frase della preghiera egli pensa a un’immagine della Vergine. E così vede la Madonna delle Grazie, di Pompei, del Buon Consiglio, della Porziuncola di Assisi, di Lourdes, del Carmine, che afferma essere “la protettrice di mia famiglia“. ( San Giuseppe Moscati)