De Luca, bene guerra a camorra in ospedali, cominciai nel 2016. Cacciammo clan dal San Giovanni Bosco, battaglia continui

(ANSA) – NAPOLI, 13 GIU – “Esprimiamo il nostro apprezzamento per il lavoro che è stato fatto e anche per il contrasto alle organizzazioni criminali. Quello che è mancato in queste ore è ricordare che questa battaglia contro la camorra, la Regione Campania la sta facendo dal 2016”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando gli arresti per l’influenza della camorra sull’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dove lo stesso De Luca cominciò negli anni scorsi una battaglia contro le infiltrazioni della criminalità. “È giusto il caso di ricordare – ha detto a margine del convegno sui trasporti di oggi a Napoli – che risale al dicembre 2018 la mia prima richiesta di istituzione di un posto di polizia al prefetto Carmela Pagano. Ho rinnovato questa richiesta nel giugno del 2019 e l’ho ancora rinnovata a gennaio del 2020. Nel frattempo abbiamo cacciato dall’ospedale San Giovanni Bosco le presenze camorristiche, quelli che gestivano il bar senza averne titolo, quelli che avevano realizzato un parcheggio in area pubblica. Abbiamo rinnovato tutti i contratti che era possibile rinnovare e dunque davvero abbiamo fatto un lavoro straordinario. Faremo rivedere le immagini di quando il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, ha caricato materialmente le strutture del bar che abbiamo eliminato fra le minacce di quelli che lo gestivano illegalmente. C’è veramente un lavoro di anni per la legalità e per la pulizia degli ospedali e oggi c’è un altro passo in avanti, esprimiamo davvero il nostro apprezzamento, è una battaglia che deve continuare in maniera continua nel corso del tempo per impedire che rientrino”. De Luca ha ricordato anche quando furono trovate delle formiche sul corpo di una ricoverata, si trattò, sostiene, “di un tentativo di intimidazione della camorra, perché ricordo che ci fu una commissione che valutò che erano state aperte le buste di zucchero e le avevano portate dalla finestra fino ai lettini, fino alle colonne per le trasfusioni”. De Luca ha sottolineato che “noi veramente abbiamo lavorato – ha detto – in condizioni difficilissime. Ne approfitto per rivolgere un ringraziamento al personale medico, infermieristico, amministrativo, perché loro sono stati in prima fila e a loro abbiamo dato una mano per poter lavorare con sensibilità in questi anni. Continueremo ad andare avanti così”.

(ANSA).

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