DA KHARKOV (UCRAINA) A FRAGNETO MONFORTE (BN)
LA STORIA DI TANIA
Tetiana Klievtsova detta Tania
Sai è molto difficile descrivere la situazione a parole.
A Kharkov in Ucraina dove abitavo, di solito mi alzavo alle 6 del mattino, esercizi fisici, colazione e via a lavoro, un giorno all’improvviso mio figlio mi chiama alle 5 del mattino e mi dice che la guerra è arrivata nella città, era il 5 Marzo 2022.
Lavoravo per Banca Intesa San Paolo e quel giorno non sono riuscita ad arrivare in banca, mi hanno detto “oggi non lavoriamo”, la guerra è guerra.
Mio figlio decise che dovevo lasciare il paese, e quindi sono partita per Berlino da mia nipote, il 7 marzo 2022.
I primi giorni pianto, angoscia, sofferenza mentre guardavo cosa succedeva a casa, la cosa più importante era vedere che i contatti whatsapp e Telegram dei miei familiari fossero attivi, per me segno che fossero ancora in vita.
Da Kharkov sono partita senza le mie cose, persino il mio portatile è rimasto in banca, in Germania senza nulla, che tristezza.
Poi ho scoperto che esisteva un programma della Banca Intesa Sanpaolo, che invitava i suoi dipendenti a Bergamo, fornendo loro alloggio gratuito, attrezzatura e l’opportunità di lavorare online da Bergamo, percependo lo stesso stipendio percepito in Ucraina (circa 300 euro al mese).
Ho sempre lavorato nella mia vita, è stato strano per me non poter lavorare a Berlino, quindi non appena ho scoperto l’opportunità di lavorare ho immediatamente scritto una lettera alla nostra banca per aderire a questo programma.
A maggio sono partita per Bergamo, sarei potuto restare a Berlino e comodamente ricevere un’indennità di 500 euro e non lavorare, ma per me era più importante e dignitoso lavorare.
Arrivata a Bergamo mi hanno fornito il tutto e un posto in ufficio, e lavorare tutte le mattine mi faceva stare meglio.
Nell’autunno del 2023, la banca ha deciso di interrompere il finanziamento di questo programma e rimandare i dipendenti in Ucraina e privarli di tutto.
Tutti erano scioccati ed anch’io, mi ripetevo che se fossi rimasta in Germania avrei percepito 500/ 600 euro e sarei più tutelata.
Banca Intesa ci ha chiesto di ritornare in Ucraina a lavorare nelle filiali con un rimborso di 1000 euro per le spese di rientro e per chi lavorava in zone altamente pericolose verrà spostato in altre zone con un rimborso di 6 mesi per pagare l’affitto, oppure restare in Italia e scrivere una lettera di dimissioni, a cui sarebbe seguito un rimborso di 300 euro.
La mia amica, che è venuta con le sue due figlie e sua madre, viveva a Mariupol e la sua abitazione è stata bombardata e alle stesse condizioni le viene offerto di tornare in Ucraina, dove e per cosa potrà vivere e lavorare? Mi chiedo.
Non mi lamento, è inutile, l’Italia non c’entra con questa guerra in Ucraina. Semplicemente non capisco la posizione di Intesa Sanpaolo che non si assume le proprie responsabilità, avrei risolto tutti i miei problemi nel 2022 se fossi rimasta in Germania, questo il mio rammarico.
Per me e per tutte le altre ragazze, Il problema principale è Intesa Sanpaolo, ci ha fatto venire in Italia a lavorare e poi ci ha buttato fuori?
Non voglio più parlare di cose brutte, perché la vita va avanti e grazie mille Gennaro per aver parlato oggi con me, sono rimasta molto contenta.
Parlo molto male l’italiano, scusami per la traduzione dell’italiano.
In seguito alla nostre numerose lettere alla banca e alle nostre dimissioni, Banca Intesa ci ha diviso in due categorie, donne sole e donne con figli.
Nei casi come il mio, cioè donna sola, abbiamo avuto un alloggio fino a fine anno 2023, mentre le donne con i bambini fino alla fine dell’anno scolastico, cioè fino a giugno 2024.
Poi grazie ad un amico italiano che mi ha parlato di un programma per la “Protezione dei profughi Ucraini” sono stata collocata in un albergo con pensione completa a San Pellegrino Terme in provincia di Bergamo, ed inseguito ad Aprile 2024 sono stata trasferita a Fragneto Monforte in provincia di Benevento.
Per il momento non pago nulla grazie a questo programma, non so quanto durerà.
Quando ero a Bergamo avevo deciso di ritornare a casa nel mio paese, avevo anche spedito quasi tutte le mie cose in Ucraina tramite corriere (1,5 euro al kg), ma la mia famiglia è stata contraria, insistendo che sono più al sicuro in Italia e quindi restare più a lungo possibile qui.
A Fragneto ora vivo in una casa con cucina, due bagni e una stanza insieme ad un’altra persona, all’inizio volevo rientrare a casa perché non volevo vivere con una persona che non conoscevo e condividere stanza, doccia e servizi igienici, ma mio figlio mi ha detto: mamma devi provarci perché sarà molto brutto in questo momento ritornare a Kharkov. In quel periodo la città Ucraina era bombardata pesantemente.
La maggior parte delle ragazze sono tornate in Ucraina, sono rimasti i dipendenti di Kharkov, Mariupol, Odessa, Poltava…e le donne con ragazzi di 15-17 anni.
Questa è la mia storia degli ultimi due anni, ormai sono a Fragneto già da 7 mesi.
Io qui in provincia di Benevento e mio marito e mio figlio in Ucraina, la mia vita oggi è questa.
Gennaro Mallozzi


Afragola (34) Alleanza Verdi-Sinistra (33) ANAS (188) Anas Campania (71) Angelo Vassallo (34) Arresti (55) Arresto (504) Avellino (51) Aversa (80) Benevento (36) Caivano (45) CAMPANIA (108) Carabinieri (920) Casandrino (39) Caserta (1842) Casoria (37) Consigliera Muscara' (36) Cultura (36) Dario Vassallo (34) droga (44) Eventi (33) Eventi e Cultura (173) Evento (37) Fondazione Vassallo (35) Francesco Emilio Borrelli (68) Frattamaggiore (102) gdf (131) GDF NAPOLI (40) Gennaro Saiello (39) Grumo Nevano (61) Guardia di Finanza (204) Ischia (48) Italia (1161) M5S (79) Maria Muscarà (47) Michele Cammarano (37) musica (85) Napoli (2732) Ospedale Cardarelli (35) Polizia Locale (50) Pozzuoli (33) Presentazione libro (48) Regione Campani (1544) Regione Campania (683) Roma (70) Salerno (1771) Sanità (55) sequestro (58) Università Federico II (38) Vincenzo De Luca (52)
- Quinta Domenica di Pasqua 2025, il Commento di Mons. Angelo Spinillo
- Napoli: Carabinieri nella movida del centro storico. Focus su centauri e spritz. C’è anche un arresto
- Barano d’Ischia: Rissa e feriti. Carabinieri denunciano 6 persone
- Casola di Napoli: Carabinieri intensificano i controlli. Arrestato un 28enne con un chilo di ordigni esplosivi
- SPAGNA AD ISRAELE
“NON COMMERCIAMO CON UNO STATO GENOCIDA”.