Concessioni balneari: la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà esprime il suo dissenso verso le proroghe del governo


In seguito alle recenti decisioni del Consiglio dei ministri riguardanti la proroga delle concessioni balneari fino al 30 settembre 2027 e, in casi straordinari, fino al 31 marzo 2028, la consigliera indipendente della Regione Campania, Maria Muscarà, ha espresso forte preoccupazione per l’ennesima proroga concessa, sottolineando come questa misura continui a favorire una ristretta élite a scapito dei cittadini.

“Non capisco tutta questa sorpresa sulla questione dei balneari e sui privilegi che ricevono da anni, negando l’accesso libero a spazi che appartengono al demanio pubblico. Quello che è successo a Napoli ne è un esempio, con la sentenza del TAR che era chiarissima ma che il Comune ha voluto ignorare: il problema è che la strategia adottata da anni, da entrambi gli schieramenti politici, è quella di rinviare continuamente. Nel frattempo, un’altra estate è passata, le spiagge libere sono sempre meno, nonostante dovessero aumentare del 10%, mentre i balneari continuano a guadagnare enormi profitti pagando pochissimo – ha dichiarato Muscarà.
La consigliera ha criticato duramente la politica attendista che favorisce, a suo dire, la “lobby dei balneari”, ritenuta la vera forza dominante: “La minaccia dell’Europa è chiara: le concessioni devono essere riassegnate tramite gara pubblica, e non ci possono essere rinnovi di vent’anni o proroghe indefinite. 
Tuttavia, anche governi precedenti, come quello guidato da Conte, hanno contribuito al problema, approvando proroghe fino al 2033, che poi sono state cancellate da sentenze giudiziarie”.

Muscarà ha voluto ricordare il ruolo fondamentale svolto dall’Associazione Mare Libero e da personalità come il professor Lucarelli e il professor Maddalena, che continuano a lottare per i diritti dei cittadini: “Loro ci ricordano continuamente che il demanio pubblico è di proprietà dei cittadini, e se si fosse voluto risolvere davvero la questione, si sarebbero concesse solo autorizzazioni per servizi, non per spazi. In tutto il mondo funziona così, tranne in Campania e in altre poche regioni soggiogate dalle lobby” – conclude Muscarà.

Comunicato stampa

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