CLAMOROSO. GISELLA CARDIA DICHIARA DI AVER RICEVUTO UN MESSAGGIO DIRETTAMENTE DA GESU’ CRISTO.

 

La sedicente “veggente” siciliana ogni tre del mese dice di “vedere” la Madonna e di “ricevere” i suoi messaggi. Per la Chiesa ed il Vaticano le “apparizioni” non constano di alcuna soprannaturalità. Gisella Cardia ha dichiarato il falso. La “santona” continuerà ancora a dichiarare di avere le “apparizioni” della Madonna? Continuerà ancora a “leggere” i messaggi della Santa Vergine? Continuerà ancora a riunirsi in preghiera con i suoi adepti? Dove, se ormai il “Campo delle Rose” è stato “smantellato” e il Consiglio di Stato ha negato ogni possibilità di raduno? Cosa succederà? Sentiremo ancora parlare della “chiesa” di Trevignano Romano e della “sua” chiesa? Il 30 agosto scorso, la Cardia avrebbe clamorosamente “rivelato” di aver ricevuto un messaggio profetico da Gesù Cristo. 

Di Giuseppe Zingarelli

Gisella Cardia, la “santona” che ogni tre del mese, su una collina nei pressi di Trevignano Romano, si riuniva in preghiera con numerosi fedeli affermando di avere le apparizioni della Madonna e di riceverne i messaggi, continua a far parlare di sé. La Commissione diocesana, presieduta da Monsignor Marco Salvi, Vescovo della Diocesi di Civita Castellana, si è già pronunciata ufficialmente sui fatti di Trevignano Romano. Attestando che le apparizioni ed i messaggi riferiti dalla Cardia non constano di alcuna soprannaturalità. In altre parole, le “apparizioni” ed i “messaggi” riferiti da Gisella sono stati ritenuti falsi dalla Chiesa. Per Monsignor Salvi e per il Vaticano, il caso di Trevignano Romano e di Gisella Cardia è definitivamente archiviato. Nella relazione stilata dalla Commissione diocesana, Monsignor Salvi ha espressamente ribadito, prospettato e richiesto alla “falsa” veggente di rispettare ufficialmente le decisioni della Chiesa e di intraprendere un cammino di discernimento e di purificazione atto a promuovere e mantenere l’unità ecclesiale. Il Vescovo della Diocesi di Civita Castellana ha altresì dichiarato che il titolo di “Madonna di Trevignano” non ha alcun valore ecclesiale, vietando espressamente ai sacerdoti di recarsi nel luogo delle “false apparizioni” e dei “falsi messaggi” e di organizzarvi pellegrinaggi, riscontrando il concreto pericolo che la presenza dei consacrati al “Campo delle Rose” alimenti nei fedeli la convinzione che possa esservi un qualche riconoscimento della Chiesa. Anche i fedeli, a loro volta, hanno l’obbligo di astenersi dall’organizzare o partecipare ad incontri pubblici o privati od organizzare catechesi che mettano in dubbio la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano Romano o che siano idonei a far pressione sul Vescovo diocesano per indurlo a modificare le proprie legittime decisioni sugli eventi stessi. La totale disapprovazione di Monsignor Salvi e della Santa Sede nei confronti delle “apparizioni” di Trevignano, rimarcano al contempo che i decreti della Chiesa sono attuativi, per cui chi non vi adempie si pone contro la Chiesa. Di riflesso, ciò significa che, chi segue o continuerà a seguire Gisella Cardia si autoescluderà dalla Chiesa. Gisella Cardia & Soci, qualora non dovessero rispettare i divieti imposti dall’Autorità Ecclesiastica saranno da ritenersi scomunicati. In virtù delle statuizioni ecclesiastiche, Gisella Cardia non potrà più radunarsi al “Campo delle Rose” perché rischia il penale. Per continuare a ritrovarsi con i suoi adepti, la “visionaria” siciliana dovrà trovare un altro posto per radunarsi in “preghiera”. Cosa succederà adesso? Dove andranno a pregare Gisella ed i suoi “adepti”? Troveranno un altro luogo oppure andranno a “pregare” a casa di Gisella? La storia di Trevignano Romano e di Gisella Cardia è giunta davvero al capolinea? Il Comune di Trevignano Romano dovrà riacquisire l’area della “collina miracolosa”. La Cardia ed i suoi collaboratori hanno portato via le sedie e tutte le immagini sacre dal luogo in cui, ogni 3 del mese, si riunivano in preghiera adducendo di vedere la Madonna. Il 27 agosto scorso, infatti, il Consiglio di Stato ha confermato il provvedimento comunale che dispone lo sgombero e la acquisizione dell’area al patrimonio pubblico. L’avvocato Gianluigi Pellegrino, legale del Comune di Trevignano Romano, ha confermato che per la “santona” ed i suoi “fedeli” non sarà più possibile ritrovarsi al “Campo delle Rose”: “Da adesso in poi non sarà più consentito all’Associazione Madonna di Trevignano, a Gisella Cardia e ai suoi fedeli riunirsi e ritrovarsi in questa area per continuare a svolgere queste manifestazioni cosiddette di “culto”. Hanno sfidato la legge, si sono ribellati alla legge ed hanno giocato pericolosamente con il fuoco, perdendo in tal modo la proprietà dei beni!”. Lo scorso 22 aprile, il Comune di Trevignano Romano sequestra il “Campo delle Rose”. Ma otto giorni dopo i sigilli vengono rimossi perché il Tribunale di Civitavecchia non convalida il sequestro. Il Comune di Trevignano Romano emette un’ordinanza con la quale dispone la demolizione delle opere ma l’ “Associazione Madonna di Trevignano onlus” fa ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, TAR, che si esprime il 17 giugno, affermando che l’area va sgomberata in quanto non può essere considerata un luogo di culto. La battaglia prosegue al Consiglio di Stato che il 27 agosto conferma la Sentenza del TAR. Al “Campo delle Rose” non è rimasto più nulla se non una base in ferro di una delle due croci in legno ed una delle tredici statuine rappresentanti la “Passione di Cristo”. Tutte le altre dodici sono state portate vie. Tutto è stato smontato.  Anche la statua della Madonna coperta dal plexiglass è stata rimossa e adesso non c’è più. Dove si riunirà Gisella a pregare con i suoi adepti? L’avvocato Gianluigi Pellegrino pone in essere una precisazione: “Se la signora Gisella Cardia, con i suoi fedeli e con la sua Associazione dovesse recarsi ancora in quell’area commetterebbe una violazione della proprietà privata e si applicheranno tutte le sanzioni previste dalla legge a riguardo della fattispecie. L’ Associazione Madonna di Trevignano e la signora Gisella Cardia sono stati ben edotti che il “Campo delle Rose” non è più di loro proprietà!”. Dopo aver sfidato la giustizia della Chiesa, Gisella sfiderà anche quella dell’uomo? La Cardia si recherà ancora al “Campo delle Rose”? Dopo questa sentenza svanisce definitivamente per la “santona” di Trevignano il sogno di un Santuario? La risposta della “santona” di Trevignano Romano non si è fatta attendere. La falsa veggente ha ribadito di continuare ad avere non soltanto le apparizioni della Madonna ma, addirittura, il 30 agosto scorso, Gesù Cristo in persona, apparendole, le avrebbe consegnato un messaggio personale: “Figlia mia, non temere per ciò che sta accadendo. La purificazione sarà per tutti e questo dolore, per voi, sarà un dono dal Cielo. La giustizia arriverà. Parlo soprattutto per coloro che sono pieni di orgoglio e che vogliono essere pari o più di Dio. Ed è per loro che piango sangue. È sempre per loro che sono triste e sconfortato, ma alla fine dovranno piegare le loro ginocchia!”. Non dimentichiamo che la guida spirituale di Gisella Cardia, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla, come lei stessa ha dichiarato, era Padre Giulio Maria Scozzaro. Il religioso siciliano, al secolo Giambattista Scozzaro, agli arresti domiciliari per accuse di maltrattamenti ed atti persecutori nei confronti di una famiglia palermitana, precisamente i figli e la moglie del suo più stretto collaboratore, anche lui coinvolto nei maltrattamenti, è stato anche intercettato dagli investigatori in alcune conversazioni telefoniche con la Cardia, conversazioni nelle quali i due parlavano anche e molto male di Papa Francesco, nei confronti del quale nutrono forti e consistenti ostilità.

Padre Scozzaro: “Papa Francesco è un pagliaccio vestito di bianco che gira come uno squilibrato in Piazza San Pietro! Questo mascherato! Dobbiamo dirlo ai nostri più intimi!”.  

Gisella Cardia: “Si, si!”.

Padre Scozzaro: “Dobbiamo dire che Papa Francesco, dal 1977, altro non è che un massone, e dire che, in realtà è lui il precursore dell’Anticristo!”.

Gisella Cardia: “Ora ha nominato come consulente….”.

Padre Scozzaro: “Chi? Una suora?”.

Gisella Cardia: “No, un abortista!”.

Padre Scozzaro: “Noi aspettiamo solo l’ufficialità dello scisma. In realtà manca solo questo!”.

Gisella Cardia: “Eh si, infatti!”. 

Padre Scozzaro: “Lui (Papa Francesco) vuole indurre la parte sana della Chiesa a ribellarsi. A creare una opposizione pubblica a lui (contro di lui) e quindi dirà: “Allora andate fuori!”. 

Gisella Cardia: “Ma sai che c’è? Che ormai anche in Vaticano ci sono le maschere che devono essere tirate giù! Io adesso, nel mese di novembre, dovrei incontrare il Cardinale Sarah che è ritornato dall’Africa o dovrebbe rientrare, non lo so, comunque dovrei incontrarlo, mo’ vediamo. Il Cardinale Sarah pare sia l’unico che è stato fuori da tutte queste cose. Boh! Vediamo. Io non credo molto al niente. Non ce n’è uno che è fuori dalle righe, tranne Viganò. Ma il resto sono tutti così. Tant’è vero che so che Viganò mi segue ed io so che lui sta in un posto segreto!”. 

Padre Scozzaro: “Guarda che la Chiesa sta arrivando in questa condizione perché lo vuole Gesù!”.

Gisella Cardia: “Ah sì, certo, lo so!”.

Padre Scozzaro: “Gesù vuole che la Chiesa tocchi il fondo perché questa Chiesa deve essere demolita! Quindi non è Bergoglio! Certo Gesù utilizza Bergoglio, anche se Bergoglio finirà all’inferno da vivo! Avverrà a lui! A Bergoglio!”.

Nelle conversazioni telefoniche tra Padre Scozzaro e la Cardia, inoltre, la falsa veggente chiedeva al religioso di correggere i “messaggi” che la Madonna “dettava” a Gisella e che poi lei stessa leggeva ai fedeli, chiedendo di diffonderli in Italia e nel mondo attraverso i social ed altri mezzi di comunicazione. Si pensi al sito “Madonna di Trevignano Romano”. Per la giornalista Paola Felli, ex portavoce “pentita” della Cardia, la storia di Gisella e delle false “apparizioni” di Trevignano Romano potrebbe non finire: “Dal momento che la Cardia è molto abile non a chiedere donazioni ma ad indurre a donare. Considerando peraltro che la forza di Gisella risiede nella disperazione delle molte persone che ancora “corrono” dietro a lei per chiederle una “intercessione”!”. Per il noto giornalista e conduttore televisivo, nonché Presidente del GRIS, David Murgia, la storia della Cardia non ha più motivo di riproporsi: “Il problema della Chiesa di Trevignano Romano? Il problema di una chiesa di Gisella dove lei è una specie di pontefice? A mio avviso di Trevignano Romano è svanito un po’ tutto. Trevignano Romano è finita sotto ogni aspetto. Il Vescovo Salvi ha negato la soprannaturalità delle apparizioni. Adesso abbiamo il Consiglio di Stato che esclude ogni possibilità di raduno. Dove andranno a radunarsi? Altrove? Ma allora quel posto non era un posto benedetto dalla Madonna, perché adesso non è più possibile andare lì. Cosa succederà? Andranno a pregare a casa di Gisella? Secondo me siamo arrivati all’ultimo capitolo di questa storia!”. Considerando che la Chiesa ha già statuito la non soprannaturalità della “apparizioni” e, conseguentemente, dei massaggi, considerando che il Consiglio di Stato adesso nega la possibilità a Gisella ed ai suoi adepti di radunarsi nuovamente sulla collina miracolosa, forse, a questo punto, ci si chiede se sia il caso si attivi il Parlamento italiano. Per evitare che questa “setta” possa continuare ancora ad abusare della credulità popolare.     

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