Che giorno è oggi?: 7 Febbraio, Giornata Nazionale contro il bullismo e cyberbullismo.

Oggi è la Giornata Nazionale contro il Bullismo ed il cyberbullismo, istituita nel 2017 in seguito al diffondersi in maniera veloce e devastante del triste fenomeno di biasimevoli condotte tra i giovani ed i giovanissimi. La prevaricazione di un soggetto in età evolutiva ai danni di un suo coetaneo è sempre, purtroppo, esistita ma essa negli ultimi decenni ha fatto registrare una preoccupante accelerazione nell’aumento dei casi evidenziati e denunciati. Compromessa la serenità di sempre più numerosi ragazzi, si è sentito il bisogno di istituire una giornata dedicata all’informazione ed al contrasto di tali riprovevoli comportamenti. Anche in questo caso la prevenzione è l’antidoto migliore per evitare l’insorgere di comportamenti lesivi del normale sviluppo evolutivo dei giovani che ne diventano vittima. Genitori e docenti, oltre che gli amici, sono coloro che devono tenere le antenne ben modulate sui segnali che fanno registrare difficoltà psicologiche e comportamenti dovuti a disagi nel frequentare scuola o i soliti gruppi di coetanei.

Disturbi del sonno , disturbi dell’alimentazione, apatia, silenzi prolungati, cambiamenti d’umore e altri segnali nella vita quotidiana possono e devono mettere in allarme le famiglie e le comunità scolastiche onde evitare l’aggravarsi di situazioni problematiche che , come la cronaca ci dimostra, possono portare ad atti di autolesionismo fino al suicidio. La lotta al bullismo va di pari passo con quella contro il cyberbullismo che è la manifestazione di tali comportamenti sulla rete dove tutto si amplifica a causa della libertà di accedere al web dei minori. Vittime e carnefici si incontrano e si scontrano sui social davanti ad un pubblico planetario che anziché indignarsi rispetto a offese, invadenze e prepotenze, sembra assecondare, se non invogliare, le sfide virtuali che da tali diventano mortali, se non nel corpo sicuramente nell’animo di chi soccombe al prepotente di turno.

Strano ma vero, la solitudine è il filo rosso che lega gli istigatori, i colpevoli e chi riceve il bullismo ed il cyberbullismo. Chi istiga o agisce ai danni un coetaneo spesso è colui che vive senza essere adeguatamente seguito dai genitori o non riconosciuto nei suoi bisogni più profondi: non conoscendo altre vie dove incanalare il disagio, trasforma i propri lati oscuri in atti di prepotenza su chi è ancora più fragile di lui. Le vecchie semplici ricette, anche in questo caso, si possono rivelare le migliori strategie per arginare la problematica che registra un caso su tre tra preadolescenti ed adolescenti. Riunirsi intorno alla tavola per consumare i pasti raccontandosi il vissuto della giornata, darsi una pacca sulle spalle incoraggiandosi gli uni gli altri e, perché no, farsi una bella risata anziché’ rincorrere le notifiche di Wap e di Istagram anche durante i pasti ,potrebbe rivelarsi il primo fondamentale atto di riscoperta dell’intimità familiare. La stessa che spesso è invasa e devastata dagli straripanti fiumi di interazioni virtuali senza le quali oggi ci sentiamo tutti fuori dal mondo.

Teresa Del Prete

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