CASTELLAMMARE DI STABIA, CIMITERO COMUNALE, M5S:” STOP AD INCURIA E DEGRADO. RESTITUIAMO DIGNITÀ AI NOSTRI CARI”

Gli attivisti del Movimento 5 stelle di Castellammare di Stabia: “Inviata segnalazione al Commissario prefettizio sulla situazione indecorosa in cui versano i cimiteri comunali”
“La dignità della vita va tutelata sia prima che dopo la morte. Per tale motivo, come M5S di Castellammare di Stabia, abbiamo sottoposto al commissario prefettizio l’indecorosa situazione in cui versano i cimiteri comunali. Una questione atavica, contraddistinta dal degrado assoluto. È sotto gli occhi di tutti che i cittadini che vanno a visitare i propri cari defunti si ritrovano a dover fare i conti col degrado e lo scempio in cui si trovano le strutture cimiteriali. Tombe avvolte dalle sterpaglie o distrutte, spazzatura e rifiuti di vario genere tra i viottoli, ossari abbandonati, continui furti dei vasi. Un cimitero immerso nel buio, con luci perpetue spente nonostante i pagamenti in regola per l’illuminazione delle tombe e nonostante i reclami all’ufficio cimiteriale”. A denunciarlo sono gli attivisti del Movimento 5 stelle di Castellammare di Stabia.
“Purtroppo, sembra che questo degrado sia ormai diventato atavico: già nell’ottobre del 2021 furono rinvenute delle ossa umane sparse tra i vialetti. Un’immagine terribile – continuano – con cui si è scontrato un cittadino in visita alla tomba di famiglia: una macabra scoperta. Si era infatti imbattuto nei resti di un’esumazione, sparsi per i vialetti del cimitero. In evidente stato di shock, aveva denunciato tale oscenità attraverso i social, suscitando clamore e dissenso. Chiediamo quindi un intervento deciso da parte della gestione commissariale, affinché si risolva definitivamente questa incresciosa vicenda di degrado. Per chi ha vissuto una grave perdita, sapere che i propri cari possono subire un tale vilipendio, è un dolore che si aggiunge alla sofferenza. Va restituita la giusta dignità a questi luoghi e alle sepolture, che rischiano di essere violate ancora dopo la morte” – conclude -.(CS)