CASERTA. Calciatore spara botti in spogliatoio. Denunciato dalla polizia. Il consigliere regionale Borrelli: “quando abbiamo denunciato l’assurdità del gesto i protagonisti non si sono scusati ma anzi l’hanno rivendicato con orgoglio”.

CASERTA. Un calciatore del Cellole denunciato per aver fatto esplodere dei fuochi d’artificio negli spogliatoi con il rischio di danneggiare l’ambiente o di far male a qualcuno per festeggiare il successo della squadra. La Polizia di Stato di Caserta, a conclusione di breve attività d’indagine, ha deferito un calciatore della “ASD Cellole Calcio”.
Nei suoi confronti è stato poi avviato l’iter che porterà il questore di Caserta ad emettere un Daspo nei suoi confronti.
La vicenda era stata pubblicata con orgoglio sui social dagli stessi protagonisti e stigmatizzata pubblicamente dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli successivamente insultato e contestato da alcuni dei calciatori che non solo non si erano scusati per l’accaduto ma avevano definito il gesto “esemplare”. Parte della tifoseria e la squadra di calcio non solo non hanno preso le distanze dall’azione ma in alcuni commenti hanno pienamente sostenuto l’azione considerata assolutamente normale.
“La cosa più grave – commenta il consigliere Borrelli che aveva ripubblicato il video sulle proprie pagine social – è stato leggere i commenti del capitano della squadra che ha difeso il gesto assieme ad altri calciatori come qualcosa di normale. Per non parlare di giovani tifosi che mi hanno scritto che questi comportamenti per loro sono normali, che i giovani che sparano botti dentro uno spogliatoio sono “maestri di vita” e con il solito benaltrismo mi hanno invitato ad occuparmi. Questo episodio apparentemente banale ci fa capire quanto stia regredendo la nostra società. Un gesto chiaramente pericoloso e sbagliato viene considerato normale ed esemplare e quando qualcuno lo fa notare a questi giovani viene riempito di insulti. Potevano scusarsi ma purtroppo questa parola non è contemplata nel vocabolario di questi giovani e me ne dispiace molto. Bene hanno fatto le autorità giudiziarie e sportive a intervenire con durezza per mandare un messaggio chiaro e deciso a chi sta trasformando i valori sani dello sport in manifestazioni pubbliche di cialtronismo”.
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