CASANDRINO. Ancora sversamento di telai di auto in via Lavinaio. Contadini e residenti chiedono interventi urgenti.

CASANDRINO. Il 13 agosto scorso pubblicammo un servizio sulla strada della vergogna, via Lavinaio. Ignoti avevano sversato nel corso della notte precedente telai di auto, quasi tutte di Fiat Panda. Sul posto si portarono i carabinieri della caserma di Grumo Nevano. Non essendo possibile recuperare il numero dalle scocche delle auto, non ebbero neppure la possibilità, offerta dalla legge di mettere sotto sequestro l’area. L’ipotesi che le auto fossero rubate era confortata dalla cancellazione dei numeri di serie. Intervennero i tecnici del comune, la polizia municipale, venne informato il commissario prefettizio visto che il comune non ha un’amministrazione, ci fu l’eco mediatica. Poi, più nulla. Calata l’attenzione si è ripreso a sversare. Qualche notte fa è stata scaricata un’altra decina di telai di auto. Una vera e propria sfida. Eppure, li ci sono due telecamere, una a metà di via Lavinaio e l’altra all’inizio della strada, dal versante di Casandrino. Via Lavinaio, strada non asfaltata che attraversa la campagna ma vi sono anche abitazioni civili, conduce a Melito. È stato accertato che chi sversa, entra da Melito, arriva prima della telecamera centrale e scarica. Poi torna indietro, senza cadere nel campo di ripresa della videosorveglianza. La strada è di proprietà regionale. L’ipotesi che sta prendendo piede è quella di sbarrare con grossi blocchi di cemento l’ingresso in via Lavinaio da Melito, quanto meno i killer dell’ambiente (non si scaricano solo rifiuti ingombranti) saranno costretti a passare sotto le telecamere. Al di là dei rimedi tampone, per via Lavinaio occorrono interventi urgenti.