CASALNUOVO. Simone ucciso per motivi di viabilità: 30 anni di carcere per Domenico Iossa.

La mamma: “pena troppo lieve, dovevano dargli l’ergastolo”. Borrelli (Europa Verde): “una società che difende e solidarizza per criminali e assassini e lascia sole le vittime è destinata a morire”.

CASALNUOVO. Simone Frascogna è morto per un sorpasso a Casalnuovo, la condanna per l’assassino 19enne, Domenico Iossa è di 30 anni di carcere a differenza della richiesta dell’accusa che aveva chiesto l’ergastolo e l’isolamento per 6 mesi per l’omicida.
Fuori al tribunale si sono radunati amici, familiari e il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
“Hanno ucciso nuovamente mio figlio. Dovevano dare l’ergastolo al suo assassino invece ha avuto solo 30 anni il che significa che tra appelli e sconti di pena potrebbe fare molto meno. Vale così poco la vita di un innocente? Ai criminali lo Stato garantisce tutto. Il carcere a spese della collettività, spesso anche un lavoro e il reinserimento nella società. Addirittura esistono i garanti dei detenuti per garantire loro i diritti durante la permanenza in carcere. Noi familiari delle vittime siamo abbandonati a noi stessi. Per noi l’ergastolo è certo. Sarò io la mamma di Simone a essere la garante delle vittime. Mi rivolgo al Presidente Mattarella: cambiate le leggi per far si che gli assassini e i criminali non abbiano pene leggere. Nessuno potrà portarmi indietro mio figlio, la mia battaglia è per far si che non ci siano altri morti come lui. Per far si che non ci siano altre mamme che vedano i propri figli uscire una sera e non vederli tornare più. Devono aumentare le carceri non io cimiteri degli innocenti” ha dichiarato la mamma di Simone Nascia Lipari.
Purtroppo vediamo sempre più delinquenti e camorristi ottenere pene leggere e sempre più famiglie innocenti piangere per la perdita dei propri cari. Per i delinquenti fanno cortei, si mobilita una parte della politica e della società chiedendo l’abolizione delle carceri, la liberazione dei boss e dei corrotti, la depenalizzazione delle leggi per contrastare la delinquenza. La vita delle persone perbene vale sempre meno. Una società che difende e solidarizza per criminali e assassini e lascia sole le vittime è destinata a morire” conclude il consigliere Borrelli.

COMUNICATO STAMPA