Brucellosi, Pedicini (M24A Equità Territoriale), allevatori casertani non sono mascalzoni, presentata interrogazione a Commissione UE

CASERTA. “Capisco le tensioni ma guai a generalizzare: gli allevatori casertani che si sono visti abbattere migliaia di bufale sane per poi doverle svendere a prezzi stracciati ai signori delle multinazionali della carne, quelli che rivendicano l’attuazione delle norme europee sull’autocontrollo del bestiame e l’adozione di procedure incontestabili per la rilevazione di eventuali patologie dei capi ed una seria campagna vaccinale per tutelare le bufale e i consumatori, non possono e non devono essere paragonati a dei mascalzoni”. Lo afferma Piernicola Pedicini, europarlamentare campano del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale di Pino Aprile.
“L’incendio nella casa del coordinatore della task force regionale che si occupa dei controlli antibrucellosi, al quale va tutta la mia solidarietà , è un fatto grave sul quale andrà fatta piena luce sino in fondo per capirne le dinamiche e a chi giova realmente”, aggiunge l’europarlamentare che annuncia, intanto, di aver presentato un’interrogazione urgente alla Commissione Europea.
“Mi sono chiesto – spiega l’onorevole Pedicini – se la Commissione fosse a conoscenza delle problematiche relative alla filiera bufalina casertana e sino a che punto”. “Al pari di decine e decine di sindaci casertani – conclude – ho sempre ritenuto e ritengo che scongiurare la diffusione della Brucellosi e della TBC Bovis salvaguardando le aziende sane oramai al collasso, garantire agli allevatori il diritto alla controperizia dei test sanitari prima e non dopo gli abbattimenti, mi sembra ragionevole, doveroso”.