Ancora si continua ad ammantare l’otto marzo di una vuota ed insopportabile retorica, con iniziative celebrative e fuorvianti, lontane dalla drammatica condizione materiale e di genere vissuta da tantissime donne.

Per l’informazione mainstream l’emancipazione femminile ha il volto vincente, in Italia e in Europa, di alcune delle maggiori cariche istituzionali a conferma di un possibile e raggiungibile traguardo. Ma è davvero così? Nella nostra città, esattamente come in tante altre, la condizione delle donne è ancora arretrata: tassi di occupazione bassissimi, part time involontario, un lavoro di cura schiacciato sulle figure femminili nell’ambito familiare, servizi sanitari ed assistenziali carenti se non del tutto assenti per ragazze e donne di tutte le età.E tutto questo avviene in una cornice nazionale ed internazionale in cui la competizione di classe torna ad attaccare diritti acquisiti come il diritto all’aborto, e il corpo delle donne viene strumentalizzato per giustificare la violenza dell’occidente e riproporre modelli femminili che usano le stesse logiche di prevaricazione del patriarcato. Non molto distante da noi, in Palestina, la violenza dello Stato sionista di Israele e di tutte le forze occidentali che lo sostengono, stanno compiendo un vero e proprio genocidio con oltre il 70% di donne e bambini morti sotto le bombe o per l’assenza di ospedali, cure ed assistenza. Non permetteremo che ciò avvenga in nostro nome!Anche nella giornata di oggi, di sciopero generale, vogliamo abbracciare le nostre sorelle palestinesi e ribadire che l’emancipazione delle donne non è una conquista astratta che si raggiunge usando gli stessi strumenti di prevaricazione e sfruttamento a cui ci costringono capitalismo e patriarcato! L’ emancipazione si conquista soprattutto garantendo a tutte e a tutti i diritti civili e sociali, il reale soddisfacimento dei propri bisogni.Per questo ci ritroveremo nel quartiere San Giovanni, a Napoli Est, per ribadire che non ci sarà alcuna festa e celerazione se non si hanno risposte concrete sulla prevenzione, sul potenziamento delle risorse e dei servizi di assistenza e di cura, sull’integrazione della medicina con il territorio. E questo soprattutto in un quartiere devastato dal disastro ambientale, dalla disoccupazione ed esclusione sociale.La giornata di mobilitazione continua con l’appuntamento di piazza Garibaldi.LOTTO MARZO – H. 15 Piazza Garibaldi – NAPOLI Comunicato Stampa RETE DEI COMUNISTI

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