Afragola. Il giorno 28 Maggio 2022 ore 11.00 alla Stazione Ferroviaria AV Afragola/Napoli sarà inaugurata la mostra  

“Geometrie organiche” 

di Giulia Manfredi e Pilar Soberon, curata dalla dott.ssa Cynthia Penna su un progetto dell’ architetto Antonella Iovino

Mostra dedicata all’ambiente e alla sua salvaguardia .

In questa mostra che rientra nel più vasto progetto “Traveling with Zaha” ideato dall’architetto Antonella Iovino e sviluppato da ART1307 Istituzione culturale con la curatela di Cynthia Penna, le artiste Giulia Manfredi e Pilar Soberon hanno ingaggiato un doppio dialogo: quello con la Natura che è proprio di tutta la loro rispettiva produzione artistica , e quello con l’architetta Hadid e con lo spazio espositivo della stazione ferroviaria AV di Afragola.

La fusione tra tecnologia, architettura e natura pervade l’intera esposizione fatta di fotografie in macro formato che investono le pareti della stazione in un gioco di linee fluide che si susseguono, si rintracciano, si intersecano.

L’installazione negli spazi della stazione mira ad annullare le pareti dello spazio circostante e proietta tout court lo spettatore nella dimensione naturale dell’esterno. 

Interno ed esterno si fondono in un unico contesto per rimarcare il concetto di unicità del tutto, di universalità del rapporto uomo /natura e della ineluttabilità di questo legame. Da ciò deriva l’urgenza della sostenibilità della Natura, della sua salvaguardia e della sua protezione perché venendo a mancare una Natura sana , viene a mancare l’elemento di supporto fondamentale dell’essere umano. Il bilanciamento perfetto tra uomo e natura è l’unica modalità di sopravvivenza consentita nel nostro universo.

Uno sbilanciamento di uno dei due fattori rispetto all’altro conduce inevitabilmente alla distruzione di entrambi.

Pertanto appare urgente intervenire a tutti i livelli, pubblico e privato e invitare ognuno a fare la propria parte per evitare emissioni superflue e inutili, deterioramento del territorio attraverso un selvaggio sbarazzamento di rifiuti soprattutto inorganici che investono il territorio non solo deturpandolo da un punto di vista estetico, ma purtroppo, ancor peggio, fagocitandolo e distruggendolo con un inquinamento che la nostra terra non può più assorbire e sostenere.

Il fine di questa magnifica mostra fotografica è quello di porre l’urgenza di agire e di agire per la nostra autodifesa e sopravvivenza.