FRATTAMAGGIORE: “Kairós. Da un angolo del Tempo” prima silloge poetica di Daniela Borrelli. Presentazione giovedì 3 ottobre in Aula Consiliare alle ore 17:30
Frattamaggiore. Inaugurerà il nuovo anno associativo degli Ex Alunni del Liceo Classico Francesco Durante Daniela Borrelli, docente di lettere classiche presso il Liceo Classico “P.Giannone” di Caserta e di Storia del teatro antico presso l’Università degli Studi della Campania “L.Vanvitelli” con la presentazione della sua prima silloge poetica “Kairós. Da un angolo del Tempo” giovedì 3 ottobre 2024 alle ore 17:30 presso l’Aula Consiliare.
L’evento organizzato dagli Ex Alunni del Liceo Durante in collaborazione con il Liceo Classico e delle Scienze Umane “F.Durante” e con l’AICC delegazione di Frattamaggiore gode del patrocinio morale del Comune di Frattamaggiore.
Ad aprire l’incontro la professoressa Teresa Maiello, presidente dell’associazione Ex Alunni Durante e dell’AICC delegazione di Frattamaggiore. Per i saluti istituzionali il Sindaco Marco Antonio Del Prete; seguiranno Michele Granata, vicesindaco e assessore alla Cultura e Agnese Caserta, assessore alla Pubblica Istruzione. Sarà presente la neo dirigente del Liceo Durante, Daniela Nappa. Dialogherà con l’autrice Michele Casella, docente di lettere classiche presso il liceo Giannone di Caserta e storyteller.
Un gruppo di allievi del corso di teatro antico del Liceo casertano, coordinato dalla professoressa Borrelli, declamerà alcuni passi del libro.
“Kairós. Da un Angolo del Tempo” è un dialogo della Borrelli con sé stessa, in veste poetica, e con il mondo.
L’opera è divisa in tre sezioni: Maternità, Esili, Epitafi, in cui la poetessa ripercorre momenti di vita vissuta, memorie e sentimenti per condividerli con la sua platea di lettori e ascoltatori.
In copertina è illustrata una clessidra inclinata, con i granelli di sabbia che scendono, metafora del tempo che scorre. Ma la gli antichi greci avevano quattro termini per indicare il Tempo con le sue sfumature: Kronos (tempo sequenziale), Kairós (momento opportuno), Aión (tempo eterno) e Eniautós (anno preciso e definito). La docente, però, sceglie di mettere in versi la sua esperienza dalla prospettiva del tempo cairologico, non misurato in ore, minuti e secondi ma con gli strumenti del ‘come’ e in base alla qualità della vita vissuta.
L’autrice, ispirata anche dai suoi studi di metrica, in questa prima esperienza diretta con i versi va alla ricerca del metro “perfetto” che possa anche scandire il tempo della poesia.
Spesso quest’ultima irrompe nei momenti di sconforto per ridonare ritmo e vigore ai versi della vita dopo le fasi di discordanza interiore.
Marianastasia Lettieri